L’importanza di essere coesi nei momenti di tempesta del mercato è diventato un vero e proprio diktat, alla base della sopravvivenza durante l’attuale crisi. Un atteggiamento impossibile per i privati, che si appoggiano alle finanziarie, e quando possibile agli enti previdenziali come attesta la pioggia di telefonate con cui viene sommerso quotidianamente il numero verde Inpdap (leggi le ultime news su http://www.zonaprestiti.com/inpdap-numero-verde.htm), ma fondamentale per le imprese, come dimostrano i dati recentemente resi noti con la pubblicazione dell’Osservatorio TrendER e del progetto “Distretti 2” delle province dell’Emilia Romagna.
Uno spaccato su due mondi quasi paralleli, a focalizzare l’attenzione esclusivamente sui risultati: le imprese con meno di 20 lavoratori che si sono organizzate in reti hanno visto i fatturati non solo tornare in positivo ma complessivamente crescere, con un netto miglioramento congiunturale. Di contro le imprese, con gli stessi requisiti, ma senza l’adesione a reti aziendali, devono incassare una nuova contrazione, chiudendo ancora i bilanci in rosso. In calo sia il fatturato interno (con quasi un -9%) che estero (oltre il -21%) oltre che l’importo degli investimenti (che evidenziano una nuova contrazione, proseguendo la lunga serie negativa con un -1,3%).
Ma non per tutte le province i risultati sono stati ugualmente positivi ed in quest’ottica si segnalano sicuramente le ‘imprese in rete’ del ferrarese, le quali, nel primo semestre di quest’anno, hanno registrato un aumento medio del fatturato che ha superato l’8%, con un grande contributo offerto soprattutto alle costruzioni (con una quota del 30% circa). Un dato confortante che tuttavia non denota ancora una imminente (e soprattutto certa) uscita dal periodo più difficile, come dimostra la contrazione degli investimenti, ed il permanere di una fase negativa per il fatturato in conto terzi ( circa -3,3%). Tuttavia il dato diventa ancora più positivo se confrontato con i dati delle altre province: ad eccezione di Piacenza che segna un fatturato in positivo di quasi l’1%, nelle altre zone si rimane in rosso, con il dato peggiore che ha afflitto la provincia di Bologna, con un calo che ha superato la soglia del 15%. Per le altre province si rimane per lo più al di sotto del 10%.
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