Economia e Lavoro
28 Novembre 2014
L'associazione: "Modificare i regolamenti per le aree dove avviene la produzione aziendale"

Rifiuti speciali, Cna chiede di rivedere la Tari

di Redazione | 2 min

cna“Una battaglia giusta che, finalmente, ha raggiunto un primo importante risultato”. Cna commenta così i chiarimenti forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze sull’applicazione della Tari (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese, affermando che questa “non deve essere applicata sulle superfici specificamente destinate alle attività produttive, con la sola esclusione di quella parte di esse occupate dai macchinari”.

In sostanza, come da tempo chiede Cna, il ministero definisce intassabili le aree dove si svolgono le lavorazioni industriali o artigianali occupate dai macchinari, poiché generalmente queste producono, in via prevalente, rifiuti speciali che già le aziende conferiscono a proprie spese. Per altro, la nota del Ministero dell’Economia sottolinea che le superfici adibite a magazzini e le aree scoperte devono essere considerate anch’esse intassabili, “a prescindere dell’intervento regolamentare del Comune”, qualora siano produttive di rifiuti speciali. Nello specifico si delinea un divieto di assimilazione ai rifiuti, che si producono sulle superfici adibite a magazzini funzionalmente collegati all’esercizio delle attività produttive.

Principi, questi, che Cna sta sostenendo da tempo, per contrastare una prassi che ha portato a una duplicazione dei costi a carico delle aziende. “Con questo pronunciamento – ha commentato il direttore della Cna di Ferrara, Corradino Merli – le imprese, a seconda del settore e delle loro caratteristiche produttive, potrebbero risparmiare fino a diverse migliaia di euro, attraverso una significativa riduzione dell’importo della Tari. Chiediamo, quindi, che, alla luce di questo chiarimento, tutti i Comuni del nostro territorio provvedano ad aggiornare e adeguare rapidamente i regolamenti comunali, recependo i contenuti della nuova normativa. Potrebbe essere, questa, l’occasione per portare a omogeneità i contenuti dei diversi regolamenti, garantendo quindi l’applicazione uniforme, su tutto il territorio provinciale, dei principi e dei criteri che sovrintendono l’applicazione dell’imposta legata al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti”.

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