Sport
27 Novembre 2014
Al "Mazza" importante sfida contro i forti nerazzurri senza lo squalificato Ferrettì ma con il rientrante Gasparetto

Spal, col Pisa è big match

di Federico Pansini | 5 min

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Rachid Arma, un passato recente alla Spal e il presente come attaccante del Pisa: la sua presenza al "Paolo Mazza" è in dubbio per un problema muscolare

Rachid Arma, un passato recente alla Spal e il presente come attaccante del Pisa: la sua presenza al “Paolo Mazza” è in dubbio per un problema muscolare

Dopo i 7 punti punti su 18 nelle ultime sei partite, e un pareggio raccolto tra le sfide contro Ancona e Forlì, per la Spal arriva la partita da non sbagliare. Ancora in anticipo, e per la seconda volta consecutiva di venerdì, i biancazzurri ricevono al “Paolo Mazza” il Pisa, considerato dai pronostici estivi tra le grandi favorite del girone B di Lega Pro.

La storia di un campionato strano, equilibrato ed atipico, racconta invece che pure i toscani hanno incontrato qualche difficoltà, sin qui, nel loro cammino in stagione che li ha portati ad oggi al terzo posto con 23 punti (due in più della Spal e sei in meno della capolista Ascoli, lanciatissima).

Ci sono tante analogie tra la Spal e il Pisa: squadre blasonate, un grande seguito (6mila spettatori circa in media per le gare casalinghe dei toscani), un passato non troppo lontano alle prese con fallimenti societari e mancate iscrizioni, la rinascita, il nuovo corso e la voglia di tornare nei palcoscenici del calcio che conta, seppure a fronte della lunga attesa estense che perdura ormai da oltre un ventennio, i neroazzurri hanno toccato nuovamente la serie cadetta dal 2007 al 2009.

Storie simili, con tanti comuni denominatori seppure con tempistiche differenti: e ad accomunare ulteriormente le squadre impegnate nel primissimo anticipo del 15mo turno di campionato la voglia di tornare alla vittoria. La Spal conta sul successo a Piacenza, sul pareggio contro l’Ancona e la sconfittà di Forlì negli ultimi tre turni; il Pisa, dopo i due derby (pari contro la Lucchese, successo a Prato) è stata superata dalla Carrarese davanti al pubblico amico per 1 a 0. La terza sconfitta stagionale in casa non ha certamente fatto piacere ai supporters toscani che già da domani (venerdì; ndr) si aspettano una reazione decisa da parte della squadra.

Lo stesso, se non di più, accade a Ferrara: Spal brutta ed involuta, quella vista nelle ultime gare. Una doccia fredda dopo l’ottima serie di risultati utili consecutivi che aveva portato la squadra anche in cima alla classifica. Ma se i punti e la graduatoria ancora non sembrano destare preoccupazioni (tolto l’Ascoli, ci sono 16 squadre in appena 9 punti) l’aspetto che ha toccato maggiormente le corde emozionali dei tifosi biancazzurri quanto quello di tutti i dirigenti è il gioco espresso dai ragazzi di mister Brevi. La Spal non ha brillato per spettacolarità anche nei giorni più felici del campionato in corso, ma spesso ha saputo infiammare la sua gente (che non a caso la sta seguendo con numeri importanti al “Mazza” così come in trasferta) con l’ardore, la voglia di misurarsi, la tenacia.

Oggi, il gruppo guidato dall’ex trainer del Catanzaro sembra avere il freno tirato: forse per la non abitudine alle pressioni – anche se, a dire il vero, si può contare su diversi elementi non così giovani e sicuramente abituati a piazze forse ancor più ‘calde di quella estense -, forse troppo soggetto a un certo nervosismo ed a qualche svista arbitrale – due espulsioni consecutive per doppia ammonizione, con la seconda arrivata per simulazione e due ‘rossi’ sventolati a tecnico e vice per proteste dalla panchina. O forse perchè i risultati positivi dello scorso mese avevano in qualche modo nascosto i problemi di assemblamento di una rosa completamente nuova e i difetti di fabbrica della squadra. In più i problemi del momento: la difficoltà degli attaccanti nel finalizzare le occasioni create (per Fioretti 3 reti, 4 per Germinale, nessuna per De Cenco e Veratti) e la difesa che incappa in qualche amnesia di troppo e che regolarmente costa cara, come successo a Forlì; l’incapacità di ribaltare lo svantaggio, con la sola eccezione della rimonta a Grosseto; il modulo che in pochi mesi è passato dal 4-3-3, al 5-3-2, al 4-4-2, con giocatori diversi (squalifiche ed infortuni, in tal senso, non hanno aiutato nel trovare una identità precisa).

Inevitabile dunque che nel mirino della critica di pubblico e società sia finito in primis Oscar Brevi: il tecnico biancazzurro ha però fatto “muro” (a volte forse sin troppo) davanti alle rimostranze, tutelando la squadra, proteggendo il lavoro fatto “in linea con i programmi”, auspicando tempo e pazienza nei confronti di una squadra comunque nuova e composta di tanti ragazzi giovani.

Il punto è però che Ferrara, la Ferrara spallina ha voglia e fame di calcio, di risultati e di successi. Di una squadra feroce in campo, ancor prima che spettacolare e vincente. Quando una di queste componenti viene smarrita, anche se momentaneamente, nasce il rammarico che sfocia in malcontento.

Nonostante il nervosismo evidente nel dopo gara di Forlì e le prime voci sulla possibile messa in discussione dello stesso allenatore, in settimana è arrivata la fiducia dalla voce della proprietà e di Simone Colombarini. La partita contro il Pisa di domani è però esame importantissimo per Brevi e per la squadra: un ulteriore passo falso accompagnato da una prestazione senza acuti potrebbe rimescolare le carte.

Difficile prevedere quali saranno le mosse tattiche decise dal trainer: non ci sarà Ferrettì, squalificato, mentre rientrerà quasi certamente dal 1′ Gasparetto dopo una lunga assenza.

A sensazione, dovesse tornare al 5-3-2, Brevi potrebbe puntare su Lazzari esterno di difesa ma con ‘licenza’ di attaccare sulla destra, Gasparetto e Giani centrali, Capece libero e Legittimo sulla sinistra, in mediana Filippini e Landi interni con Togni candidato a tornare in cabina di regia ed in attacco Germinale e uno tra lo scalpitante De Cenco e Fioretti.  Con il 4-4-2, invece, la Spal potrebbe cambiare volto: sarebbe probabilmente Silvestri a giocare come terzino sinistro, Filippini e Finotto larghi in mediana con Togni e Capece in mezzo, e il ballottaggio di cui sopra per l’attacco. Ma qualsiasi dubbio sarà svelato al fischio d’inizio di Spal-Pisa, venerdì ore 20,45 al “Paolo Mazza”.

Atteso grande pubblico e il consueto contributo imponente di tifo da parte della Ovest, così come sarà numeroso il seguito di supporters toscani alla squadra dell’ex, mai dimenticato, Rachid Arma: il centravanti marocchino, oggi in forza al Pisa, resta in forte dubbio per un problema muscolare.

Ci sarà invece Brevi, nonostante l’espulsione di Forlì: per il tecnico solo una ammenda che gli consentirà di guidare la squadra dalla panchina. Cercando una serata capace di dare la svolta al momento difficile ed allontanare definitivamente lo spettro della crisi.

 

 

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