Cronaca
26 Novembre 2014
Avevano tentato di fuggire dopo essere stati scoperti con armi e una lepre nel baule

Condannati i due bracconieri del Mezzano

di Redazione | 2 min

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polizia provinciale bracconieriSono stati condannati i due bracconieri che nell’ottobre del 2012 erano stati denunciati dalla Polizia provinciale dopo un inseguimento nel Mezzano.

Il Tribunale di Ferrara ha condannato il primo per resistenza e un reato sulla caccia, il secondo per violazione della normativa penale sull’eserczio venatorio. Entrambi assenti al momento dell’udienza, perché hanno presentato dei certificati medici che il giudice non ha ritenuto validi, sono stati quindi condannati in contumacia. Il pubblico ministero aveva chiesto nove mesi, 900 euro e il pagamento delle spese processuali, per il primo, e stessa ammenda, oltre all’analogo pagamento delle spese, per il secondo. Il giudice, però, ha aumentato la pena a dieci mesi a uno, più mille euro e le spese per ciascuno.

Nel 2012 i due cacciatori di frodo si erano imbattuti nelle valli del Mezzano in una pattuglia della Polizia provinciale, beccandosi una denuncia all’autorità giudiziaria.

Durante un controllo notturno gli agenti li avevano sorpresi, infatti, in un centro pubblico di produzione della fauna, zona in cui la caccia è sempre vietata, in possesso di un’arma a canna lunga, una torcia elettrica e una lepre nel baule dell’auto. Scoperti, uno di loro aveva cercato di liberarsi della carabina gettandola in un fosso, mentre l’altro era fuggito velocemente a bordo dell’automobile.

A questo punto uno dei tre agenti, sceso prontamente a terra, ha bloccato quello rimasto con il fucile in mano mentre gli altri due colleghi in divisa, a bordo dell’auto di servizio, si sono messi a inseguire il fuggitivo. Ne è scaturito un inseguimento concitato col rischio di collisione con l’auto del fuggitivo che, resosi conto di aver imboccato una strada senza uscita, ha effettuato un’inversione di marcia cercando di colpire l’auto della Polizia, salvo poi cercare di investire l’agente rimasto a fianco della persona con la carabina che, nonostante le segnalazioni con la torcia di servizio, è riuscito a fermarlo solo all’ultimo momento.

Alla fine l’auto è stata costretta a fermarsi e le due persone sono state sottoposte ai controlli, durante i quali gli uomini in divisa hanno rinvenuto munizioni, una lepre uccisa da poco, l’astuccio per contenere l’arma a canna lunga e una carabina. Conclusi i controlli, le due persone, una residente ad Argenta e l’altra a Lugo, erano state indagate, in concorso fra loro, e segnalate all’autorità giudiziaria.

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