Mia madre la settimana scorsa con impegnativa del medico di famiglia ha richiesto un “ecodoppler” e il primo appuntamento disponibile sarà presso l’ospedale Sant’Anna di Cona a febbraio 2016…. Circa 1 anno e 4 mesi di attesa. Tutto qua.
E’ talmente consolidato e vecchio questo status che appare persino “normale”, ma in realtà direi “incancrenito”.
Non è possibile pagare tasse sulla “sanità” in una vita di lavoro e non avere nessun servizio in cambio, perché di questo si tratta.
Problema vecchio, promesse fatte dai vari direttori generali dell’AUSL di Ferrara che si sono succeduti negli anni e che l’evidenza mi dice: NON MANTENUTE.
La “solita” soluzione, si sa, è andare a pagamento e la disponibilità è quasi immediata.
Questa prassi ormai comincia a “puzzare”, troppi anni passati senza nessuna evidente presa di posizione per “arginare” il problema. Com’è possibile che gli stessi medici sono disponibili quasi immediatamente per visite private?
Quanto scritto sopra è prassi più o meno generalizzata e consolidata, chiedo pertanto pubblicamente in qualità di semplice cittadino alle autorità competenti di prendere posizione e far si che i cittadini possano utilizzare le prestazioni pubbliche nei tempi e modi pari alle visite private.
Ricordo che le prestazioni pubbliche sono quelle per cui i cittadini pagano le tasse e i dipendenti stessi sono pagati, compresi i dirigenti.
Sergio Peretti