Cronaca
25 Novembre 2014
Arrestato in Svezia mentre stava per prendere l'aereo per Bucarest

Colpo alla gioielleria Vaccari, catturato il complice

di Redazione | 2 min

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carabinieriCatturato anche il secondo complice del colpo alla gioielleria Vaccari di corso Martiri avvenuto lo scorso 14 febbraio. Dopo l’arresto al valico di confine italo-sloveno di uno dei due autori il 19 settembre, fermato mentre cercava di fare ritorno in Romania, le forze dell’ordine sono riuscite a catturare anche il secondo complice.

Si tratta di M.M., nato in Romania nel 1987, già attivamente ricercato e sul quale pendeva il mandato di arresto europeo spiccato dal Gip del Tribunale di Ferrara. L’uomo è stato fermato all’aeroporto di Stoccolma e tratto in arresto dalla polizia svedese – bloccato all’imbarco dagli agenti mentre cercava di prendere un volo per Bucarest – a seguito della sua identificazione e controllo nella banca dati europea delle forze di polizia.

Con questo arresto, frutto della cooperazione internazionale tra i carabinieri di Ferrara e la polizia svedese, si chiude, con successo, il cerchio attorno alle indagini relative al furto nella gioielleria. M.M. è stato estradato in Italia e rinchiuso presso il carcere di Rebibbia di Roma, in attesa di essere giudicato dal tribunale di Ferrara.

I due avevano erano riusciti a portare a segno un colpo da circa 20 mila euro nella gioielleria Vaccari: dopo aver atteso il momento propizio uno dei due, con accento dell’est, mentre il complice distraeva la proprietaria chiedendo informazioni su alcuni preziosi esposti nelle vetrine, con destrezza aveva preso da un sacchetto tre braccialetti d’oro, tempestati di diamanti. I due ladri subito dopo si sono rapidamente dileguati in direzione di via Adelardi. Immediatamente è stato dato l’allarme per far bloccare i responsabili, ma sono riusciti a far perdere le loro tracce anche perché erano da poco passate le 16,30 e il centro era molto frequentato. I carabinieri hanno proceduto agli accertamenti con meticolosi rilievi eseguiti dalla Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale in piena sinergia con gli accertamenti del Norm di Corso Giovecca. Le indagini tecniche hanno dato buoni frutti ed il lavoro degli investigatori, completato dagli esami condotti dal Ris di Parma che, dopo aver analizzato i reperti, ha comunicato la corrispondenza tra quanto registrato in banca dati e le informazioni appartenenti ad un soggetto rumeno già censito. Tramite una ulteriore attività investigativa ed una serie di controlli incrociati si è giunti poi ad identificare anche il secondo soggetto.

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