Sport
23 Novembre 2014
Contro l'ostica Recanati risponde il gioco corale della Mobyt. Il DS Pulidori: "Questa vittoria vale doppio"

Mobyt, vittoria all’ultimo secondo

di Redazione | 8 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Quanta fatica per strappare quei due punti a Recanati, ma quante emozioni… L’urlo Mobyt ha zittito Recanati al termine di 40’ minuti d’intensità: il grido corale di una squadra che nonostante gli alti e bassi a cui ormai ha abituato il suo pubblico, ha saputo vincere una gara contro una formazione ostica e compatta. La vittoria del cuore, dell’orgoglio, ma non solo. La vittoria della voglia di sbucciarsi le ginocchia, di tuffarsi qualche volta in più sui palloni che contano. La vittoria della grinta in difesa e delle fiammate da campioni in attacco, quelle di Hasbrouck, tanto per citarne qualcuna. Ma come dimenticare anche le mani calde di Huff, che freddo di panca insacca due liberi da brivido che decidono il sorpasso di Ferrara a pochi secondi dalla fine?

La Mobyt come sempre è garibaldina all’avvio, con un Huff incredibilmente on fire, che porta al largo i suoi, assieme a un paio di bombe del capitano – alla faccia di chi finora ha avuto da dire che quest’anno tira poco – e un paio di cesti di Benfa. Ferrara tiene salde le briglie e va al primo stop avanti di 6: 25-19.

Il tanto temuto Mosley è sotto controllo, ma Recanati è viva, lucida, fisica e di pericoloso non ha solo Mosley e comincia infatti a martellare la difesa di Ferrara. Eliantonio apre le prime falle e Skyes piazza il carico da novanta con un paio di bombe. Dal +8 del 12’ (29-21) Ferrara si lascia sorpassare al 19’ con la tripla di Gurini: 37-40. Amici e Castelli accorciano ai liberi e Hasbrouck, stranamente in ombra, rimette la freccia e all’intervallo lungo la Mobyt è avanti di 2: 42-40.

Poi nel terzo quarto, Ferrara cala d’intensità, si affloscia in difesa, e pasticcia in attacco con incursioni inefficaci e idee poco lucide, qualche pallone perso di troppo e Recanati ne approfitta impietosa. La tripla di Lauwers e l’azione da tre punti di Skyes decidono il sorpasso degli ospiti al 25’(47-49) . La Mobyt dalla sua segna solo dalla linea della carità, fino allo sprint di Pipitone, che insacca un canestro con libero aggiuntivo, recupera un rimbalzo e scrive altri due punti andando in tap-in su un tiro di Huff.  Recanati però si tiene stretto il vantaggio ancora con Lauwers e Eliantonio: 55-59 al 30’.

Mancano 10’ per tentare di portarla a casa, Ferrara è in confusione e come se non bastasse Amici si becca una gomitata in faccia ed abbandona la gara (gli verrà diagnosticato un trauma cranico, ndr), il Pala Hilton Pharma si infiamma e comincia a temere il peggio.

In una serata come questa quanto si sente la mancanza delle giocate di Hasbrouck. E pronti via Kenny risponde presente: insacca 11 punti a fila contro i 5 degli ospiti. La Mobyt torna avanti 66-64, ma Recanati non molla. Huff, che con i suoi punti si era reso tanto utile in attacco, ancora si dimostra non efficace in difesa lasciando Sykes libero di scorrazzare e il colored ne approfitta andando a confezionare un 8-0 in un amen: 68-75 (37’). C’è chi rivede i fantasmi di Matera e la pensa persa, ma Ferrara è ben lungi dallo sventolare bandiera bianca. Furlani azzecca la mossa: su Sykes passa Hasbrouck che lo pressa in palleggio, lo argina a fondo campo e lo costringe a perdere un paio di palloni fondamentali. Recanati però stringe le maglie e Ferrara non riesce a tirare, finché non s’inventa un tiro il capitano che sulla sirena dei 24” la insacca di tabella. La Mobyt ora ci può credere un po’ di più: -5 e due minuti tutti da giocare. Libero di Sykes a segno, ma i biancazzurri non mollano, Castelli segna da sotto e quando Hasbrouck mette a segno la triplona del -1 (75-76) il palazzo si incendia. Benfatto sta per firmare il sorpasso, ma si becca una botta da Sykes che va in panca con 5 falli. Si accomoda dolorante al dito anche il pivot estense ed è Huff che deve entrare nei ranghi: subito in lunetta per i due liberi che varrebbero il sorpasso. A casa i deboli di cuore, la palla pesa come un macigno, ma Huff  stupisce e confeziona un 2/2 e poi serve Ferri, che scrive il +3 Ferrara a 19” dalla fine. Lauwers replica da 3, 17” e di nuovo è tutto da rifare. È ancora il talento di Hasbrouck che mette a segno un’azione da due punti a 3” dalla fine: 81-79, questa volta è davvero finita e Ferrara può festeggiare.

A fine gara si presenta ai taccuini il DS Andrea Pulidori per commentare la gara e anche la situazione infortuni: “Questa vittoria vale doppio per noi, dopo l’ultima sconfitta casalinga e la gara contro Ravenna era importante conquistare due punti oggi davanti al nostro pubblico. In caso avessimo bisogno di un’ulteriore dimostrazione, – prosegue il Pulidori – stasera ci siamo accorti di quanto questo campionato sia davvero molto più duro rispetto all’anno scorso, si può vincere e si può perdere da tutti, oggi è caduta anche l’ultima imbattuta (Treviso ha perso oggi a Treviglio, ndr). Recanati è una squadra che gioca molto bene, una squadra fisica, che era peraltro in striscia di risultati positivi da quattro partite e si è dimostrata ancor di più una formazione ostica, che è rimasta lucida per quaranta minuti. Noi siamo stati bravi a vincere di cuore, ad andare oltre i nostri limiti e i problemi fisici e, in alcune situazioni, anche ai nostri problemi di concentrazione. L’abbiamo portata a casa con tanta determinazione e tanta voglia di arrivare sul pallone, che in alcuni momenti, nelle passate giornate, ci era mancata”.

In merito alla buona prestazione di Huff in attacco e alla prestazione di Hasbrouck, in ombra nella prima parte della gara e assolutamente decisivo negli ultimi 10’, il ds dichiara: “Oggi Troy ha dimostrato che tanto è utile il suo contributo in attacco, tanto le sue disattenzioni in fase difensiva possono essere deleterie per noi. Hasbrouck ha avuto qualche problema famigliare negli ultimi giorni e di conseguenza è partito un po’ frastornato. Ha dimostrato però ancora una volta di essere un leader, mettendo a segno i tiri che contavano e piazzando in campo la difesa che serviva nel momento opportuno”.

Al termine della gara, tra i festeggiamenti, c’è anche un po’ di preoccupazione per la mano di Benfatto e la gomitata ad Amici e su questo Pulidori si dimostra assai contrariato: “Amici quest’anno viene sempre penalizzato, – tuona il DS – stanotte aveva la febbre alta e oggi era comunque in campo, considerevolmente debilitato. Ora ha preso una gomitata al volto, ha un trauma cranico: non ha perso conoscenza, ma non ricorda ciò che è accaduto e gli arbitri non dicono nulla. Contro Piacenza Amici è stato espulso dopo una gomitata che gli è costata un taglio in fronte. Questa situazione, – sentenzia Pulidori –  va posta sotto la lente. Siamo d’accordo che lui possa avere la fama di un giocatore che protesta, ma non può essere così penalizzato: è tempo che gli equilibri si ristabiliscano. Per quanto riguarda il trauma a Benfatto, – conclude il DS – ringraziamo la Quisisana e Sanibol per l’assistenza costante che ci riservano. Il supporto del Dottor Piacentini e di Maurizio Levrato hanno reso possibile oggi la presenza di Benfatto in campo”.

A fine gara si presentano anche Capitan Ferri e Daniele Casadei, che hanno risposto con la gara di stasera alle critiche mosse nei loro confronti fino ad ora: “Quest’anno ci sono tanti più compagni da servire, ci sono tante mani che vorrebbero insaccare la palla, – spiega Michele Ferri, – ma la palla è una sola. Quest’anno cerco di giocare più per la squadra, per servire i miei compagni piuttosto che per cercare tiri per me. Siamo contenti di questa vittoria, abbiamo giocato una gara intensa, pur commettendo errori. Avrei tante parole bellissime da spendere per tutti i miei compagni, pensiamo a Kenny, che ci è mancato per tanto e in due minuti ci ha rimesso in partita. Penso anche ai cinque punti di Pipitone, che è stato super sotto canestro e anche a Benfatto, che per come stava avrebbe potuto non giocare”.

“Matera insegna, – scherza Casadei – insegna che ci si deve credere fino alla fine. Quando giochiamo in maniera corale, come stasera, siamo pericolosi per chiunque. In molti mi vedono in ombra quest’anno, non so se posso fare di più, cerco di fare il massimo per il bene della squadra. Ora non c’è più bisogno che mi prenda dei tiri, i terminali offensivi non siamo più io e Michele, ma non per questo ci sentiamo meno soddisfatti se il nostro tabellino segna meno punti rispetto al passato”.

Mobyt Ferrara: Huff 20, Bottioni 2, Castelli 4, Amici 3, Ferri 10, Casadei 2 , Benfatto 11, Pipitone 6, Verrigni, Proner, Ghirelli, Hasbrouck 23 – All. Furlani

Basket Recanati: Sykes 25, Clementoni, Pierini 4, Gurini 3, Lauwers 16 Terenzi 7, Galmarini , Eliantonio 14, Mosley 4, Gueye 6 – All. Sacco

(25-19) (42-40) (55-59) (81-79)

Spettatori: 1988

Classifica: Treviso 16, Ravenna – Treviglio 12, Ferrara – Reggio Calabria – Imola – Omegna – Recanati 10, Cheti – Tortona – Scafati – Matera – Legnano 8, Latina 6 – Roseto – Piacenza 4

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