di Marcello Celeghini
“Ora tutti coloro che entreranno in questa palestra è come se avessero Orlando come maestro”. Sono queste le sentite parole del presidente dell’Asd Palestra Ginnastica Ferrara Franco Mantero in occasione dell’intitolazione della struttura di piazzale Atleti Azzurri d’Italia all’olimpionico Orlando Polmonari, scomparso lo scorso 27 agosto all’età di 90 anni. La cerimonia si è svolta nella mattina di sabato e ha visto la partecipazione di buona parte del mondo dell’atletica ferrarese, delle autorità e di quanti, amici e non, hanno avuto il piacere di conoscere il grande ginnasta.
Presenti all’intitolazione anche la figlia Daniela Polmonari e il nipote del grande atleta Claudio Pasquali che, visibilmente commossi, hanno ricevuto dalle mani del sindaco Tiziano Tagliani una targa a ricordo della giornata. Successivamente si è svolto il momento ufficiale dell’intitolazione quando le autorità e la famiglia hanno scoperto una gigantografia dell’atleta, raffigurato intento a destreggiarsi su di una sbarra, che da oggi troneggia nella hall del PalaGym. “Da oggi la struttura si chiamerà PalaGym Orlando Polmonari.- puntualizza il presidente Franco Mantero- Per noi è un onore poterci fregiare del nome di colui che ha reso grande questa palestra proprio in occasione del 135esimo compleanno della Palestra Ginnastica Ferrara (fondata nel 1879) e in occasione del primo decennale del suo trasferimento in questa bellissima struttura. Oggi fare sport in Italia è difficile, bisogna avere risorse e fare grandi sacrifici, ecco, l’esempio di Polmonari deve stimolare i nostri giovani a non scoraggiarsi nel perseguire le loro passioni”.
Molto personale è invece il ricordo che ha il sindaco Tagliani del ginnasta bronzo alle Olimpiadi di Roma del 1960. “Esattamente quarant’anni fa – racconta il sindaco di Ferrara- partecipai ai nazionali di mezzo fondo a Roma, era un grande avvenimento per un ragazzino quale io ero. La mattina delle gare, però, mi svegliai con un lancinante torcicollo e così andai disperato da Orlando Polmonari che era il nostro coach. Lui mi guardò e mi disse prendendomi la testa tra le mani: “at fidat?”. Al mio si, con una sola mossa, mi face passare il dolore lancinante che avevo e così potei partecipare alle gare. Oggi, quindi, per me è una piccola emozione e ricordo il mio allenatore come un uomo buono, semplice e molto attento ai giovani”.
Una grande soddisfazione anche per la famiglia di Orlando Polmonari. “Sono davvero felice del calore con cui tanti ferraresi hanno voluto ricordare mio nonno.- afferma il nipote Claudio- Sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio che ho ricevuto nei giorni successivi alla sua morte. Uno in particolare mi ha colpito, quello dell’allenatore Carlo Ravaioli che ha scritto ‘vorrei che tutti potessero avere un istruttore ed un maestro come Orlando Polmonari”.
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