Sport
21 Novembre 2014
In Romagna decide la rete di Drudi: tante occasioni nella ripresa, prima del doppio giallo a Ferrettì che complica il tentativo di rimonta

La Spal cade a Forlì

di Federico Pansini | 7 min

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Nonostante la sconfitta, anche a Forlì i tifosi spallini protagonisti di un grande sostegno alla squadra

Nonostante la sconfitta, anche a Forlì i tifosi spallini sono stati protagonisti di un grande sostegno a Giani e compagni

Momento difficile della stagione spallina: i biancazzurri non riescono a dare continuità alla serie di due risultati utili e cadono sul campo del Forlì. Decide la rete di Drudi alla fine di un primo tempo comandato dai biancazzurri ma con poche occasioni; nella ripresa occasioni a ripetizione nei primi 20′, poi la Spal, in dieci per l’espulsione di Ferrettì (e quella di Brevi per proteste dalla panchina), deve abdicare in preda alla stanchezza ed alle poche idee. Venerdì prossimo sfida al Pisa: un match importante anche per il futuro di mister Brevi.

Nell’inusuale anticipo del venerdì sera – scherzi del nuovo format con la web tv della Lega Pro unica – la Spal affronta il Forlì al “Tullo Morgagni” dove i padroni di casa contano diversi risultati utili che hanno portato 13 dei 15 punti conquistati in campionato.

Mister Brevi presenta immediatamente alcune novità: il modulo, innanzitutto, che passa dal consueto 5-3-2 al 4-4-2 già visto due settimane addietro a Piacenza. In quanto alle scelte di formazione, Silvestri va ad affiancare Giani al centro della difesa, Capece torna in mediana con Landi mentre Finotto occupa il ruolo di esterno sinistro. Panchina, inizialmente per il rientrante Gasparetto e per Togni.

Buono il seguito di tifosi estensi a supportare la squadra con cori sin dal pre partita: sono oltre un centinaio i supporters spallini giunti in Romagna. A differenza delle sfide con Piacenza ed Ancona, la squadra di mister Brevi scende in campo sin dal 1′ con buona personalità e determinazione nel fare la partita: quello che forse però manca terribilmente alla Spal delle ultime settimane è un po’ di inventiva o la giocata capace di sbloccare le resitenze avversarie.

Il Forlì infatti, minato da diverse assenze, si mette a protezione della propria area di rigore, chiudendo gli spazi ai biancazzurri e ripartendo in contropiede; Giani e compagni vanno così a sbattere contro il muro romagnolo quasi di continuo. Due, sostanzialmente, le occasioni nitide di marca spallina: dopo un gol al secondo minuto annullato per fuorigioco a Fioretti, che insacca dopo il fischio arbitrale, è lo stesso attaccante ex Catanzaro a rendersi pericoloso al 19′, su assist di Ferrettì, ma la conclusione da centro area è debole e Scotti può controllare senza problemi. Un quarto d’ora più tardi ci prova Ferrettì dal limite, e questa volta il portiere dei padroni di casa deve impegnarsi per deviare il potente destro in angolo.

Sull’altro versante, l’uomo più pericoloso dei romagnoli è l’ex Fantoni (in campo anche Arrigoni, centrocampista dei biancazzurri nella passata stagione). Prima un traversone molto insidioso viene ‘smanacciato’ da Menegatti e allontanato da Legittimo, poi al minuto 41′ (preceduto da una conclusione sul fondo di Landi dal limite), ecco l’episodio che decide il primo tempo: Ferrettì scivola nel controllare un pallone e deve fermare, da terra, il diretto avversario al limite dell’area. Ne scaturisce una punizione dalla trequarti mancina che proprio Fantoni indirizza con il contagiri sulla testa di Drudi, perso all’altezza del primo palo dai difensori biancazzurri e libero di girare in rete da due passi battendo Menegatti.

La prima frazione si chiude dunque sul vantaggio del Forlì e la Spal, volitiva ma poco pericolosa, a pagare a caro prezzo l’unica distrazione difensiva.

Ad inizio ripresa il primo cambio è per i padroni di casa: in campo Forte al posto di Djuric. Brevi conferma l’undici iniziale e dopo appena 2′ arriva la prima grande occasione per la Spal: Germinale da 25 metri raccoglie un pallone vagante e di controbalzo lo indirizza verso la porta di Scotti che è bravissimo con un colpo di reni ad alzare la sfera sopra la traversa.

Ancor più clamorosa la palla gol che al 7° capita sui piedi di Fioretti: Finotto salta sul versante mancino il diretto avversario e mette rasoterraa centro area, l’ex attaccante del Catanzaro a meno di un metro dalla porta, in scivolata, non trova però la deviazione vincente e mette incredibilmente sul fondo. Spal a testa bassa e sospinta dal grande tifo della Curva Ovest, Forlì in evidente difficoltà: al 57° Fioretti difende il pallone in area e da posizione defilata prova il destro respinto in angolo da Scotti; sugli sviluppi del corner, svetta di testa Giani ma l’incornata del capitano biancazzurro termina di poco sul fondo.

I padroni di casa trovano finalmente respiro al 60° e i biancazzurri rischiano tantissimo: azione di contropiede dei romagnoli con Castellani che da centro area  impegna Menegatti in uno straordinario doppio intervento ravvicinato.

Brevi opta per il primo cambio al 17°: entra De Cenco, per portare maggiore freschezza all’attacco estense, esce Germinale dopo una partita di grande sacrificio ma senza squilli. Subito il brasiliano nel vivo del gioco: scambio con Filippini e assist filtrante verso Fioretti che conclude con un destro rasoterra toccato in angolo dal provvidenziale Scotti. La Spal meriterebbe quanto meno il pareggio, vista la mole di occasioni create nei primi 20′ della ripresa.

Poi l’ennesimo episodio, e con modalità drammaticamente identiche a quelle della gara di domenica scorsa contro l’Ancona: allora era toccato a Lazzari il cartellino rosso, perchè già ammonito e nuovamente sanzionato per una presunta simulazione in area di rigore e stessa sorte, dalla panchina, per il vice allentore Scotto. Questa volta il protagonista è Ferrettì che cade in area, non in maniera vistosa, in seguito ad un contrasto: nessun giocatore della Spal a protestare, ma il direttore di gara ferma il gioco e sanziona, per simulazione, il terzino applicando in maniera categorica il regolamento. E immediatamente dopo stessa sorte tocca a Brevi, che protesta in maniera decisa e viene invitato ad abbandonare il campo: in soli 60”, i biancazzurri si ritrovano in svantaggio numerico, senza allenatore e senza vice allenatore in panchina. Tocca così a Vagnati, il digì che seguiva la partita in panchina, passare le direttive alla squadra.

I biancazzurri si mettono a tre in difesa, mentre a 12′ dal termine entra Di Quinzio per Finotto. Turi al posto di Castellani è invece il secondo cambio per il Forlì. L’inerzia della gara rimane sempre nei piedi spallini, ma dopo le tante occasioni di inizio ripresa, la fatica inizia a farsi sentire ed alla squadra estense non rimane che affidarsi alle ultime energie nervose rimaste per scardinare il muro difensivo: ci provano Di Quinzio e Landi (toccato duro e sostituito da Bellemo poco dopo) a pochi istanti dal 90° e nella stessa azione, ma la retroguardia romagnola ribatte.

Su ribaltamento di fronte, il Forlì protesta ferocemente: Giani trattiene vistosamente Turi lanciato verso la porta estense, la palla arriva a Melandri che realizza, ma il direttore di gara ferma il gioco e concede punizione dal limite ai padroni di casa, sanzionando con il cartellino giallo il capitano della Spal.

Rimangono i 4′ di recupero da giocare, in cui però succede nulla: i biancazzurri vanno continuamente a rimbalzare contro i difensori del Forlì. Al fischio finale si fanno sentire i tifosi spallini, ancora una volta protagonisti nonostante la sconfitta della squadra: la squadra, a testa bassa, li applaude dal campo.

Se è vero che la sconfitta appare risultato troppo pesante per Giani e compagni, anche in considerazione della prima parte di ripresa e del quantitativo di occasioni create ed anche che l’espulsione di Ferrettì pare forse sin troppo fiscale, restano risultati e numeri che certificano il momento di grande difficoltà: nelle ultime sei gare sconfitte con Prato, Aquila e Forlì, vittorie in rimonta a Grosseto e di misura sul campo dell’ultima in classifica Pro Piacenza e pareggio con l’Ancona; 7 punti su 18 a disposizione, 4 gol segnati, 7 al passivo.

La sconfitta, pesante, rimediata contro l’Aquila al “Mazza” poteva sembrare il semplice “episodio”, ma le ultime prestazioni dei biancazzurri contro avversari solidi ma non certo di caratura superiore, raccontano di una involuzione evidente nel gioco, accompagnata da un nervosismo (quattro espulsioni tra campo e panchina negli ultimi 180′) e da una insoddisfazione dirigenziale non nascosta anche dopo la gara con l’Ancona.

La posizione di Brevi? Certo non più solida come nelle settimane passate. Difficile pensare a qualche ribaltone in panchina nelle prossime ore, ma nel calcio mai dire mai. Molto più ipotizzabile che si aspetti il big match di venerdì prossimo (seconda gara consecutiva come primo anticipo del turno) contro il Pisa al “Paolo Mazza”: in quella occasione la Spal e il suo allenatore dovranno necessariamente trovare il modo di dare la svolta all’andamento troppo ondivago delle ultime settimane. Perchè le prime della classe iniziano ad ingranare, ed alle spalle dei biancazzurri la classifica si è fatta immediatamente più corta.

Il tabellino della gara con i voti:

Forlì-SPAL  1-0

Forlì: Scotti, Fantini, Fantoni, Catacchini, Drudi, Guidi, Arrigoni, Pettarin, Melandri (44’ st Bolelli), Djurik (1’ st Forte), Castellani (29’ st Turi). A disp.: Casadei, Angeli, Casini, Bisoli. All.: R. Rossi

SPAL: Menegatti 6,5, Ferrettì 5, Legittimo 5,5, Capece 6, Silvestri 5,5, Giani 5,5, Filippini 6, Landi 5,5 (41’ st Bellemo NG), Fioretti 5,5, Finotto 5 (32’ st Di Quinzio 5,5), Germinale 5 (18’ st De Cenco 6). A disp.: Albertoni, Gasparetto, Togni, Aldrovandi. All.: Brevi 5,5.

Arbitro: Valiante di Nocera Inferiore 5,5

Marcatori: 42’ pt Drudi (F)

Note: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Catacchini, Forte, Fantoni, Pettarin, Silvestri. Espulso: al 21’ st Ferrettì per doppia ammonizione e Brevi per proteste. Angoli: 4-4  Recupero: 0’ pt; 4’ st

 

 

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