Politica
22 Novembre 2014
Chiusura di campagna elettorale assieme al capogruppo al senato Airola: "Sblocca Italia? L'anticristo di tutti i decreti"

Regionali, il M5S teme l’astensione

di Ruggero Veronese | 3 min

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unnamed (1)“Il Decreto Sblocca-Italia è l’Anticristo dei decreti”. Il Movimento 5 Stelle di Ferrara conclude la campagna elettorale per le elezioni regionali assieme ad Alberto Airola, agguerrito capogruppo in Senato della truppa parlamentare grillina che non risparmia gli attacchi alle altre forze politiche – Pd in primis – che indica come responsabili del declino del Paese. L’appuntamento nella ex sala borsa di Ferrara vede il senatore in compagnia dei quattro candidati alle regionali per la provincia estense (Alessandro Cantale, Gabriella Ventura, Paola Battistini e Massimo Boggian) per un aperitivo conclusivo insieme ai sostenitori del Movimento e riscuote gli applausi dei presenti nel raccontare i giorni passati all’opposizione del governo Renzi, soffermandosi in particolare sui temi della comunicazione e della “lottizzazione” dei mass media messa in atto dai partiti.

Un tema in cui Airola è piuttosto ferrato sia per il suo passato come tecnico e operatore audiovisivo che per il suo presente, che lo vede vicepresidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. Lo scenario descritto da Airola è quello di una “spartizione politica” degli spazi televisivi che ha trovato nella Legge Gasparri la sua definitiva consacrazione. Il senatore risponde a una domanda precisa: qual’è il motivo del boicottaggio dei programmi televisivi da parte degli eletti del Movimento 5 Stelle? La risposta sta proprio nelle difficoltà dovute alla lottizzazione e ai tempi richiesti, visto che “per lasciare un’impressione occorrerebbe stare in tv 12 ore al giorno, infatti c’è chi, come la Santanchè, fa solo quello. Ma abbiamo una strategia per far sì che questi talk show perdano il proprio pubblico”.

Una miglior qualità nell’informazione televisiva sarebbe necessaria secondo Airola soprattutto “per far passare ciò che accade realmente in Parlamento”, dove il governo Renzi “impone la fiducia quattro volte al mese. Una pratica che nelle prime legislature veniva fatta quattro volte in un intero mandato e che addirittura Berlusconi limitava a una volta al mese”. Ed è proprio grazie a questo strumento che la maggioranza è riuscita a far approvare il decreto Sblocca-Italia, quello che Airola definisce “l’Anticristo di tutti i decreti”.

Anche sul piano locale però, spiegano i candidati alle regionali, le cose da fare non mancano. Ne sono un esempio le proposte di legge regionale proposte dal vecchio gruppo grillino (composto da Giovanni Favia e Andrea Defranceschi, espulsi da Beppe Grillo durante il mandato) rimaste bloccate dopo le dimissioni dell’ex governatore Vasco Errani. “Abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro svolto dai nostri predecessori – afferma Gabriella Ventura – e sicuramente riprenderemo alcune delle loro proposte di legge già pronte presentate in Regione: dal commercio equo e solidale alla gestione dei rifiuti. Un fattore su cui ci impegneremo molto è l’accesso ai fondi europei: non solo per quanto riguarda l’ottenimento, ma anche per il modo in cui vengono utilizzati”.

Per quanto riguarda le previsioni sulle elezioni, la Ventura non si sbilancia ma afferma che “il Pd è ancora in vantaggio, soprattutto grazie all’astensione che sarà molto forte”. Un punto su cui si concentra anche Alessandro Cantale, che sprona i sostenitori ad attivarsi per portare più persone possibili al voto: “Sono stati mesi e settimane intense – afferma Cantale -, in cui la cosa più bella è stata il confronto continuo con i cittadini. In questo paese ci vuole coraggio: oggi non sappiamo come andranno a finire queste elezioni, ma abbiamo gettato le basi. In questa politica siamo come una barca nell’oceano, e ogni tanto prendiamo qualche mareggiata come quella delle europee, ma stiamo per arrivare al porto”.

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