Politica
21 Novembre 2014
Chiude la campagna elettorale di Forza Italia: "Neppure a Roma abbiamo ospedali così"

Gasparri in visita al San Camillo

di Redazione | 2 min

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gasparriComacchio. È stato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri a chiudere, a Comacchio, la campagna elettorale di Forza Italia. Condotto dal Presidente della Consulta Popolare San Camillo, Manrico Mezzogori, Gasparri ha visitato la struttura, riconoscendone la bellezza e il comfort, e ha sottoscritto la petizione per la rimodulazione.

«Ospedali così non ci sono neppure a Roma» ha sintetizzato. L’onorevole è stato accolto dai candidati alle regionali, Luca Cimarelli, che ha fatto la cronistoria delle annose vicende del San Camillo, e Paola Peruffo, che lunedì scorso ha sottoscritto insieme alla Consulta un ‘protocollo’ consegnato agli onorevoli Mara Carfagna e Massimo Palmizio, che lo hanno a loro volta firmato annunciando che sarà alla base di un’interrogazione parlamentare. Con loro, durante la visita, anche Pier Paolo Carli, che ha rimarcato il suo interesse per il territorio. È stato Mezzogori a dettagliare a Gasparri ogni voce delle risorse concesse e ritirate in questi anni al San Camillo, compresi i 13 milioni di euro investiti dalla Regione nel 2010 «oggi di fatto buttati alle ortiche»; a rievocare il senso dell’occupazione pacifica che da mesi la consulta porta avanti; a spiegare le speranze che i membri della Consulta nutrono per il protocollo sottoscritto con Peruffo. Protocollo che lo stesso Gasparri si è impegnato a firmare. Il vicepresidente del Senato e i candidati alle regionali si sono poi spostati a Porto Garibaldi, dove si è discusso della necessità di intervenire sulla Direttiva Bolkestein, che penalizza gli operatori del settore, che necessitano invece di un quadro normativo di riferimento stabile.

WP_20141121_001Su entrambi spende alcune parola Paola Peruffo che assicura il suo impegno: “Credo che il San Camillo non debba essere ulteriormente depauperato ma debba essere invece valorizzato, con tutta l’attrezzatura e gli ambienti confortevoli che lo qualificano. Credo che i 13 milioni di euro spesi dalla Regione nel 2010 non debbano finire nel nulla. Credo che si debba pensare a un riutilizzo di tutto l’esistente, anche favorendo, laddove necessario, percorsi di convenzione pubblico-privato. E credo fortemente nel fatto che sull’argomento non ci debbano essere rivendicazioni, ma che tutti assieme dobbiamo sederci attorno a un tavolo. Il San Camillo deve vivere”.  Ma la candidata e consigliera comunale di Ferrara interviene anche in merito alla direttiva Bolkestein,  definita “un provvedimento inconcepibile per il comparto balneare, considerando che l’economia del territorio è trainata da piccole e medie imprese che per lavorare necessitano di un quadro normativo di riferimento stabile. L’obiettivo deve essere salvaguardarle, non ucciderle. Il rischio è l’impoverimento complessivo del territorio, che non attrarrebbe più né imprenditori né turisti, con progressivo calo dei servizi e abbassamento della qualità della vita dei residenti”.

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