Politica
21 Novembre 2014
Spedite dal circolo 'indipendente' di Poggio Renatico i volantini a sostegno di Calvano e Zappaterra

Pd, prove di boicottaggio

di Redazione | 3 min

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IMG-20141120-WA002_editPoggio Renatico. Una lettera spedita a tutti gli iscritti del Partito Democratico poggese contenente i volantini a sostegno delle candidature in Regione di Paolo Calvano e Marcella Zappaterra. È questo quello che gli iscritti dem si sono trovati in buchetta oggi, o che arriverà loro nei prossimi giorni, ed è, per i ‘renziani’ – anche se rimangono conti aperti su chi possa attribuirsi questo termine – che sostengono Eric Zaghini e Irene Tagliani, l’ultimo affronto da parte del direttivo presieduto da Giuseppe Malaguti.

Se Zaghini dal canto suo la prende sul filosofico – “Lo stile uno ce l’ha o no, non si può inventare. Spero si tratti di un caso isolato”, sono le sue parole rilasciate ad estense.com -, la sfidante di Malaguti allo scorso congresso, Marta Ambrogiani non lesina critiche all’operato del suo partito.

“Al direttivo avevamo deciso di metterci a disposizione di tutti i candidati seppur senza prendere posizione a livello di circolo – spiega -. Poi hanno fatto partire le lettere. Qualcuno ha fatto il furbo, ma io e Annalisa Sanfilippo ci dissociamo da questo”, racconta la Ambrogiani. Che però non si ferma qui: “Eravamo all’oscuro di tutto, per noi Pino – nome con cui è chiamato in paese Malaguti, nda – non può garantire l’unità del partito che aveva promesso visto quello che succede. Tra l’altro noi continuiamo a chiedere i verbali dei direttivi ma non esistono, non ce n’è mai stato consegnato uno”.

Prima di abbassare la cornetta la Ambrogiani se ne esce con un ultimo sfogo: “Mentre per Calvano e la Zappaterra domenica c’era tutto il partito alla serata per Zaghini e Tagliani non c’era nessuno tranne me a rappresentarlo. Questo dimostra che Malaguti non è imparziale”.

Alle critiche mosse da Zaghini ed Ambrogiani Malaguti risponde via email all’ultimo, a causa di impegni di lavoro, e cerca di smorzare i toni, almeno fino a un certo punto: “Il circolo Pd di Poggio Renatico ha lavorato e sta lavorando intensamente per una campagna elettorale che, come sappiamo tutti, vede come elemento di complessità aggiuntivo l’assenza del traino nazionale”, si legge nella missiva.

“In accordo con la federazione provinciale, il circolo, grazie naturalmente al fondamentale lavoro di tutti gli attivisti, ha dato il proprio sostanziale contributo affinché fossero assicurate le risorse per l’invio postale del materiale cartaceo relativo ai candidati Pd della nostra provincia. A tutti i 4 candidati – continua Malaguti. Come segretario ho proposto in sede di direttivo che, nell’interesse del partito, fossero messe a disposizione tutte le risorse possibili, sia in termini di strutture che di materiale per consentire a tutti i componenti del direttivo, agli attivisti, agli iscritti, ai simpatizzanti e a tutti i comitati sostenitori di supportare, con la massima libertà di opinione, i propri candidati, tra i 4 del Pd. Tutti i 4 candidati. La proposta è stata approvata e ciascun comitato sostenitore ha deciso di operare nella maniera che riteneva più opportuna. Sono stato contattato personalmente da 3 dei 4 candidati che mi hanno chiesto la disponibilità della struttura del parco I° Maggio di Poggio Renatico e, naturalmente, la struttura è stata resa disponibile. Tutto ciò premesso, se i sostenitori di alcuni dei candidati del Pd della provincia di Ferrara hanno ritenuto di non utilizzare le risorse messe a disposizione dal direttivo e dal circolo e quindi di non operare sul territorio per sostenere appunto i propri candidati si tratta ovviamente di una scelta personale, che difficilmente può essere considerata utile per il Pd ma sulla quale ritengo di non dover entrare”.

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