Comacchio. Il sindaco di Comacchio si scaglia contro i costi derivanti dai detriti portati sul litorale dalla piena del Po.
“A seguito dell’ondata di piena del Po, il litorale comacchiese è stato ancora una volta interessato dal fenomeno dello spiaggiamento di ingenti quantità di detriti, che comportano a carico del Comune di Comacchio interventi straordinari di pulizia dell’arenile con relative spese aggiuntive, rispetto al calendario ordinario pianificato annualmente con la ditta incaricata, vale a dire con la cooperativa Brodolini”, è l’attacco di Marco Fabbri, che ricorda poi di come appena il 19 maggio scorso con la delibera numero 69 il consiglio comunale abbia approvato all’unanimità la proposta di istituire un fondo di solidarietà regionale o nazionale che possa coprire almeno parzialmente le spese di pulizia dell’arenile e di vagliatura dello spiaggiato.
“Ogni anno infatti l’amministrazione comunale deve farsi carico di interventi di pulizia straordinaria – continua il primo cittadino -, legati a fenomeni atmosferici altrettanto straordinari, come quello che sta interessando il Po e tutto il nord Italia, mentre attraverso il delta giungono sulle nostre spiagge i detriti trascinati dalle correnti del Po lungo tutto il suo percorso. E’ pertanto non più rinviabile l’attivazione di un sistema di ripartizione della spesa, dato che non può essere il solo Comune di Comacchio a coprire i costi sempre più esosi della pulizia dell’arenile, su cui vengono depositati in occasione di ogni mareggiata tronchi, rami e rifiuti provenienti da tutta la regione Emilia Romagna. Non appena saranno rinnovati gli organi elettivi della regione, si renderà necessario un immediato interessamento da parte del nuovo governatore – conclude il sindaco -, per risolvere una problematica che secondo noi merita la priorità assoluta.”