Economia e Lavoro
20 Novembre 2014
Per Uil-Fpl e Fials fuorviante parlare di ulteriori posti di lavoro: "Sono stabilizzazioni di posti vacanti"

Sanità, Uil e Fials: “Nessun accordo e nessuna nuova assunzione”

di Redazione | 3 min

ospedale conaI sindacati Uil-Fpl e Fials ribadiscono che nessuna intesa e nessuna modifica al piano assunzioni 2014 c’è stata tra le organizzazioni sindacali e le due aziende sanitarie ferraresi al termine della riunione del 18 novembre e giudicano fuorivianti le notizie divulgate attraverso il comunicato Cgil e Cisl. Le nuove assunzioni annunciate, secondo i due sindacati, altro non sarebbero che una stabilizzazione di posti vacanti attualmente occupati.

“L’annuncio di 27 ‘nuove assunzioni’ pubblicato dagli organi di stampa – dichiarano Enrico Franceschi e Nicola Zagatti per la Uil-Fpl Ausl-Aosp e Mirella Boschetti e Carlo Seganti per la Fials – così come strutturato ingenera illusioni e false aspettative nei lavoratori, che ben presto si trasformeranno in delusioni e rabbia, soprattutto in quei servizi, che per effetto della riorganizzazione della sanità ferrarese del 2013 stanno sopportando un carico di lavoro eccessivo e forti disagi lavorativi ( Ps Cona, Ps Delta, Unità Operative che sperimentano i nuovi modelli per intensità di cura, riabilitazione, etc.)”.

“E’ bene chiarire – precisano i sindacalisti in questione – che le “nuove assunzioni” di operatori della sanità a tempo indeterminato, circa 1000 in tutta la regione, previste dalla Dgr 1375 del 3-11-2014, sono in realtà una stabilizzazione di posti vacanti attualmente occupati, non ulteriori posti di lavoro”. Altri punti da chiarire secondo le due sigle sindacali sono che deve essere garantita l’invarianza della spesa del personale, mentre le assunzioni a tempo determinato sono rivolte a posizioni dedicate all’assistenza e alla cura della persona (inclusi Oss e autisti di ambulanza). Da chiarire infine che “il fabbisogno per le aziende sanitarie ferraresi di 27 unità, sono così suddivise: 15 per l’azienda Ospedaliera e 12 per l’azienda Usl che, peraltro, non ha posti vacanti occupati da infermiere da stabilizzare”.

Pur essendo critici rispetto a quanto emerso nell’incontro, Uil-Fpl e Fials rilevano come sia comunque “palese che la prevista stabilizzazione rappresenta “un passo avanti” rispetto all’ultradecennale ricorso al “ricambio selvaggio” di personale riconducibile al ricorso costante al contratto a tempo determinato che tanti problemi ha creato in termini di qualità e continuità dei servizi, di stress e disagio lavorativo”.

Uil-Fpl e Fials rilevano inoltre che la medesima Dgr 1375 del 3- 11-2014 esclude le sostituzioni per lunghe assenze, straordinarie o emergenza. “Per amore di verità – aggiungono – è bene precisare che il Piano Assunzioni 2014 presentato dalle due aziende il 27 agosto 2014 e immediatamente contestato dalla Fials non ha subito modifiche né quantitative né qualitative; infatti, rimane al 25% la quota di operatori sostituiti, 25 su 100 cessati, l’ azienda ospedaliero-universitaria rimpiazza i 36 cessati, 27 del comparto e 9 della dirigenza, con 9 assunzioni di soli dirigenti, mentre l’ azienda Usl rimpiazza i 64 cessati, 58 del comparto e 6 della dirigenza, con 16 assunzioni, di cui 7 del comparto e 9 della dirigenza. L’avvocato, per ora, rimane in attesa, ma allora serviva? Perché prevederlo nel piano assunzioni 2014 sprecando un posto per operatori indispensabili per l’assistenza diretta al paziente?”

“Già sono certe altre 67 cessazioni del comparto e della dirigenza, per il 2015, di cui 40 operatori dell’azienda Usl e 27 della azienda Ospedaliero-universitaria, destinate, peraltro ad aumentare. Da questi dati traggono origine le perplessità e le preoccupazioni di Fials e Uil-Fpl espresse sul tavolo sindacale del 18 novembre sulla congruità degli operatori delle due aziende, necessari per garantire il funzionamento dei servizi in essere, per garantire le sostituzioni per assenze lunghe e l’apertura della attività della specialistica ambulatoriale nelle giornate di sabato e alla domenica annunciate per ridurre i tempi di attesa”.

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