Carissimi lettori.
Iniziamo una storia di Lingua Ferrarese con Estense.com.
Mi è stato detto dalla Direzione: – Perché non creare un blog? Chi ha letto la mia “poesiola ironica “Du iù spìch frareś?” Mi può capire. Mi sono subito chiesto:
-Cosa significa “blog” ? Qui sotto la risposta ricavata da un sito internet:
La quarta parola di cui più si è cercato il significato su Google nel 2011 è «blog». Il termine indica, nel linguaggio del web, un sito internet, realizzato come un diario online, in cui l’autore condivide con una periodicità variabile le proprie opinioni e riflessioni oppure i propri video e fotografie.
Un diario, nient’altro che un diario-contenitore, nel quale proporrò scritti in ferrarese di svariati generi: Poesie, “zirudèle”, racconti, curiosità varie scritte in dialetto.
Spiegherò, a chi avrà la pazienza di seguirmi che intendo per “Lingua Ferrarese” !
Io, come tantissimi miei coetanei, parlo da sempre due lingue: il Ferrarese e l’Italiano.
Oggi i giovani parlano male l’Italiano, qualche parola o frase, soprattutto quelle delle canzoni anglo americane, ma purtroppo, ignorano quasi totalmente la lingua del loro territorio il Dialetto Ferrarese.
Da qualche anno, seguendo un iniziativa della Circoscrizione di via Bologna e C.P.S. Rivana Garden, vado a parlare e tenere brevi lezioni di dialetto, nelle scuole elementari o medie inferiori della zona. Con me amici di compagnie teatrali “Briciole di teatro” o “I Ragazit da ‘na Volta” oppure qualche componente del “Trèb dal Tridèl”, (Cenacolo della Lingua Ferrarese). Leggo in quel contesto, ma anche in altre manifestazioni in cui si parli del nostro vernacolo; parte di una poesia, originariamente in dialetto Siciliano, di Ignazio Buttitta, poi da me tradotta in ferrarese, con l’aiuto del compianto Provveditore Giuseppe Inzerillo; mio dirigente ai tempi del mio impegno lavorativo al Provveditorato agli Studi di Ferrara. Capirete perché, leggendone il testo.
Ignazio Buttitta , grande poeta siciliano, scrisse in dialetto una significativa grande poesia, della quale leggerete la parte iniziale qui sotto!
Lingua e dialèt
A un pòpul / mitigh il cadéη / derubèl ad tut / strupègh la bóca, / l’è iηcóra lìbar. /
Cavègh al lavòr, / al pasapòrt, / la tàula indòv al màgna / al lèt iηdòv al dòram / l’è iηcòra un sgnór ! / Uη pòpul l’advénta puvrét e sèrv, / quand igh rùba la lingua / avùda in dòt dai pàdar : / l’è pèrs par sémpar. Al dvénta pòvar e sèrv / quand il paròll i dsmét ad far nàsar dill j’altri paròll / e is màgna frà ad lór . / Am n’acòrz adès / intànt che acòrd la chitàra dal dialèt / che… la pèrd ‘na corda al dì!