“Scegli un sindaco!”. Il candidato alle Regionali per Lega Nord, Forza Italia e Fd’I Alan Fabbri punta sulla sua esperienza di primo cittadino di Bondeno per lanciare la sua campagna di comunicazione, annunciando che “i sondaggi in nostro possesso sono una felice sorpresa”, e che anche su Facebook è boom: in 48 ore dall’apertura della pagina i ‘mi piace’ sono balzati a oltre 5mila. “Questa è la volta buona – dice Fabbri -, l’occasione per cambiare volto a questa regione stanca dell’arroganza del Pd”.
“Di fronte a un governo che in legge di stabilità sta scippando 1,2miliardi ai comuni e 4 miliardi alle Regioni, vogliamo rivendicare il valore e l’orgoglio delle autonomie locali. Oggi i sindaci – la gestione post sisma lo ha chiaramente dimostrato – sono in prima linea, vivono a contatto con la gente e conoscono esigenze e problemi della loro terra. Questo è il modello che voglio esportare in Regione, quello della concretezza e della vicinanza, contro il centralismo e le scelte calate dall’alto e imposte dal palazzo”.
Ma il sindaco bondenese non risparmia gli attacchi agli avversari del Partito Democratico anche su uno dei grandi temi di contrapposizione tra le due forze politiche: l’immigrazione. “Per il Pd gli immigrati sono una macchina elettorale, i dati lo dimostrano”, dichiara Fabbri citando i dati Unar che sanciscono il primato dell’Emilia Romagna per incidenza di stranieri (12%). “E’ chiaro che nel sistema Pd emiliano romagnolo sono diventati un investimento elettorale per il partito democratico. Il dato del 12% non conta il ‘sommerso’ dato dai clandestini che il governo Renzi sta importando con l’operazione Mare Nostrum e che spesso diventano occasione di business per le coop rosse dell’accoglienza. A forza di finanziamenti pubblici – conclude Fabbri -, sanità, welfare regalati agli stranieri il Pd ha svenduto questa terra agli immigrati. In tempi di crisi è ora di dire che non c’è spazio per nuovi ingressi”.