Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
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I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
È un guanto di sfida quello che l'avvocato Fabio Anselmo lancia al sindaco Alan Fabbri, a cui chiede di uscire "dalla bolla dei social" e presentarsi "davanti alla città per un confronto pubblico dove misuriamo le idee e la visione della Ferrara dei prossimi cinque anni"
“L’obiettivo delle riforme del mercato del lavoro non è quello di creare lavoro di per sé, magari fosse così, quanto piuttosto quello di creare regole certe che saranno presenti e serviranno una volta completati tutti gli altri passaggi che servono per far ripartire l’economia”. È questo il senso del jobs act secondo Tommaso Nannicini, consigliere economico della presidenza del consiglio e professore di economia politica alla Bocconi, intervenuto nel tardo pomeriggio di lunedì alla sala della musica ad un incontro organizzato da Ferrara Adesso per illustrare i progetti della riforma del mercato del lavoro.
Al tavolo di discussione hanno partecipato anche Giulia Bratti, imprenditrice e presidente provinciale della Cna settore terziario avanzato, e Bruna Barberis, dipendente Tecopress e parte della segreteria provinciale della Cisl, coordinati da Wanda Cavecchia.
Nannicini ha poi illustrato i tre obiettivi del jobs act di Renzi, al momento ancora legge delega ma che dovrebbe entrare in vigore verso fine anno: “Innanzitutto — spiega il professore — dobbiamo prendere atto del fatto che il mondo del lavoro sta cambiando verso una maggiore mobilità e dobbiamo fare in modo che i costi di questo cambiamento non ricadano sui soliti noti, ovvero i giovani, considerando che in passato abbiamo avuto altri interventi sul mondo del lavoro, anche se solo marginali, che hanno creato un dualismo totale tra i garantiti e non”.
“Va poi ripensato il welfare”, continua Nennicini, “soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, rafforzando le politiche attive piuttosto che quelle passive. Esiste un sistema basato sulla garanzia del reddito e del posto di lavoro quando possibile talmente radicato che la nostra rete dei centri per l’impiego è assolutamente insufficiente. L’ultimo tassello poi è il rafforzamento delle condizioni contrattuali, facendo scomparire lavori autonomi che in realtà altro non sono che dipendenze mascherate ma lasciando comunque sia la massima indipendenza per le autonomie vere, ed introducendo un nuovo pilastro sulle condizioni contrattuali già presenti come l’assunzione a tempo indeterminato a tutele crescenti. La sfida è quella di rendere centrale questo contratto nei confronti delle nuove generazioni che si affacciano ora nel mercato del lavoro”.
Poche le perplessità sul provvedimento da parte degli altri relatori, anche se Barberis ha chiesto conto del fatto che ogni nuovo governo metta mano al mercato del lavoro — non sempre ascoltando le parti sociali — mentre Giulia Bratti ha evidenziato come nel caso delle imprese come la sua, in cui a lavorare è solo lei, assumere un collaboratore, per quanto comodo potrebbe essere, rimane comunque un passo difficillissimo: “Oltre all’aspetto economico c’è anche tutta la questione della burocrazia che un assunto si porta dietro, aumentando per certi versi ancora di più il lavoro che è già da svolgere”.
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