Economia e Lavoro
26 Ottobre 2014
Le misure di rafforzamento patrimoniale 'salvano' la banca veneta

BiPopVicenza supera gli stress test Bce evitando correzioni

di Redazione | 4 min

ImmaginehLa Banca Popolare di Vicenza ha superato, seppur per pochissimo, i test del comprehensive assesment portati avanti dalla European Banking Authority e dalla Banca Centrale Europea, con un surplus del common equity tier 1 di appena 30 milioni di euro rispetto a quanto necessario, evitando così una manovra correttiva da presentare entro due settimane ai vertici europei.

L’istituto di credito ha nei mesi scorsi mostrato un serio interesse per l’acquisizione di Carife, annunciando anche alla stampa di essere in procinto di presentare un’offerta non vincolante. Al momento tuttavia non si hanno notizie sui contatti in corso con Carife e quali esiti questi possano aver avuto, mentre si fanno sempre più insistenti le voci di un interesse da parte della Cassa di Risparmio di Cento.

I risultati pubblicati da Francoforte, comprensivi sia dell’asset quality review che degli stress test, hanno mostrato tuttavia che quest’ultimo non è stato inizialmente superato dalla banca, e che il risultato positivo è stato quindi determinato dalle manovre correttive approntate dall’istituto di credito durante gli ultimi mesi, tra i quali un aumento di capitale da 608 milioni di euro approvato a febbraio e chiuso in agosto e la conversione “alla prima finestra temporale utile” di un prestito obbligazionario convertibile da 253 milioni di euro, emesso e interamente sottoscritto nel corso del 2013, approvata nella tarda serata di sabato. La banca poi ha riservato un aumento da 300 milioni a nuovi soci da eseguirsi in tre anni.

Alla fine dello scorso anno l’istituto di credito veneto ha segnato un deficit di 682 milioni di euro. “Dal 2007 a giugno 2014 la crescita media annua degli impieghi del gruppo è stata pari al 5,8% rispetto all’1,3% del sistema bancario italiano. Negli ultimi quattro anni sono state garantite nuove ulteriori erogazioni a famiglie e imprese per circa 11,5 mld di euro. Tale politica di sostegno all’economia del territorio, che Pop Vicenza vuole con orgoglio continuare a perseguire, ha comportato una maggiore pressione nell’effettuazione dell’esercizio di comprehensive assessment, ma ha altresì contribuito a favorire i primi segnali di ripresa dell’economia nei territori di radicamento della banca”, ha annunciato la banca in una nota.

Positivo il commento del presidente dell’istituto di credito Gianni Zonin: “”Ringrazio i nostri soci che, confermando la loro fiducia nella banca, ci hanno permesso di affrontare con serenità un severo e complesso test e di entrare a pieno titolo nel ristretto club delle principali banche europee che ricadrà sotto la vigilanza della BCE e che dovrà garantire standard di eccellenza. Questo risultato ci rende particolarmente orgogliosi, confermando la solidità della Banca che è andata sempre più rafforzandosi negli ultimi anni. D’ora in avanti si aprono nuove sfide, in un mercato sempre più allargato, nel quale la Banca Popolare di Vicenza vuole continuare a ricoprire un ruolo da protagonista, per poter dare sempre maggiori soddisfazioni ai propri Soci, ai propri clienti e ai propri dipendenti”.

“Questo risultato positivo ha ancora più valore se si considera che la Banca Popolare di Vicenza a partire dall’inizio della crisi economica ha scelto di continuare a sostenere le piccole e medie imprese e le famiglie nei territori di competenza con circa 11,5 miliardi di nuove ulteriori erogazioni negli ultimi quattro anni. Più in dettaglio, dal 2007 a giugno 2014 gli impieghi sono cresciuti mediamente del 5,8% all’anno rispetto a una crescita media del sistema bancario italiano dell’1,3%”, è invece il commento del direttore generale Samuele Rorato.

In Europa sono 25 gli istituti di credito che non hanno superato gli stress test della Bce (ovvero capacità delle banche di affrontare momenti di instabilità del mercato, soprattutto sul fronte liquidità), dei quali 12 tuttavia non hanno bisogno di manovre correttive per quanto riguarda il capitale in quanto hanno già messo in campo alcune manovre che hanno risolto i problemi emersi alla fine del 2013.

Gli istituti italiani che non hanno superato gli stress test sono 9: oltre a PopVicenza ci sono anche Banco Popolare, Carige, Mps, PopSondrio, Credito Valtellinese, Bpm e Veneto Banca. Di questi tuttavia solo Mps e Carige dovranno correggere la loro situazione in quanto a corto del capitale necessario per un totale di 3.1 miliardi di euro. Per queste banche un piano di risoluzione andrà presentato a Palazzo Koch e a Francoforte entro le prossime due settimane.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com