Sport
26 Ottobre 2014
A Omegna i ferraresi escono sconfitti per 81 a 74

La Mobyt cede nel finale

di Redazione | 3 min

Mobyt-PaffonioppoPeccato, perché per 20’ è stata la grande illusione. Partenza fortissima della Mobyt, che piazza un primo quarto di grande concentrazione difensiva e gestione dei ritmi offensiva. Nel secondo tempo gli uomini di Furlani subiscono il comprensibile ritorno di Omegna. Resistono punto a punto nel terzo parziale per poi perdere progressivamente il controllo sul match. Questa in breve la fotografia di un’altra trasferta senza gloria, ma da cui si torna con sensazioni buone.
Attacca con pazienza la Mobyt a inizio partita, e va dentro da Benfatto con efficacia. Dietro, maglie ben strette, con Hasbrouck a mettere subito pressione sul pari-ruolo Saddler. È una gran partenza biancoazzurra: sulla tripla in transizione di Amici che regala il 15-4 estense, è già tempo di time out Omegna. Si torna in campo, ed è ancora musica Ferrara: difesa impenetrabile, di là bomba di Hasbrouck. La Paffoni però non può stare a guardare: tripla di Gurini, penetrazione con fallo di Conger, parzialino 9-2 piemontese. Ma il gioco dell’elastico premia la Mobyt a fine primo quarto: padroni di casa che si avvicinano fino al -7, biancoazzurri che riallungano con Pipitone.
La Mobyt è concentrata, ci mette energia, e in più scompagina il piano partita Paffoni con spruzzate di zona. Huff entra con applicazione e volontà, peccato sbagli un paio di tiri dall’angolo. Dall’altra parte Conger alza il volume con due super schiacciate che accendono il pubblico e inducono coach Furlani a parlarci su. Sono le giocate che comunque spostano il vento. Palla pesante, con avversari in rientro, e il capitano mette il suo graffio da fuori. Ma ormai la partita si gioca sul filo dell’equilibrio. C’è troppo spazio per gli esterni Omegna: Masciadri e Tavernelli puniscono col tiro dall’arco. Pagata la scelta di Magro di andare con un quintetto molto piccolo. All’intervallo è praticamente tutto da rifare.
Pareggio Paffoni al 22’ (liberi Iannuzzi su antisportivo a Benfatto). Adesso la difesa piemontese mette in difficoltà Ferri e compagni, che attaccano con meno pulizia. La bomba centrale di Conger certifica il sorpasso, ma per Ferrara c’è Castelli. E c’è di buono, pur in un momento non efficacissimo, che la Mobyt carica di falli gli avversari (ma i biancoazzurri non sono precisi dalla lunetta, chiuderanno con il 64%). Fase concitata, e triplone di Gurini che fa esplodere il PalaBattisti. Omegna ha il vento in poppa, Ferrara ha un po’ perso la maniglia. Manca la lucidità, ma non la determinazione in casa Mobyt: canestro di classe di Hasboruck e di voglia di Pipitone. Gurini però è in striscia, e fa male ancora da fuori. Sul finale di quarto la Paffoni mette definitivamente la freccia (massimo vantaggio, +8).
La Mobyt sprofonda fino alla doppia cifra di svantaggio, poi produce una encomiabile reazione, con la zona e canestri di energia (ma Bottioni si fa male buttandosi in contropiede). Ancora una volta però la determinazione non chiama lucidità: possesso confusionario, Amici che si becca un tecnico battibeccando col pubblico, poi tripla di Tavernelli. Di nuovo +10 (74-64) quando mancano 5 minuti. Sarà lo strappo decisivo, anche perché Hasbrouck non ci piglia da fuori. La chiude Tavernelli, che invece da lontano la mette eccome.

Paffoni Omegna- Mobyt Ferrara 81-74

PAFFONI OMEGNA: Resca, Iannuzzi 9, Vildera, Conger 16, Masciadri 10, Oglina ne, Gurini 14, Dip 3, Tavernelli, Smorto, Saddler . All.re Magro.
MOBYT FERRARA: Huff 4, Bottioni, Castelli 17, Amici 5, Ferri 7, Casadei 4, Benfatto 16, Pipitone7, Ghirelli 2, Hasbrouck 12. All.re Furlani.
ARBITRI: Noce, Capotorto, Raimondo.

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