Cronaca
25 Ottobre 2014
Fortezza: "I policy maker devono esaltare gli asset di cui dispongono, stimolando i migliori talenti e saperi del tessuto locale"

Un workshop sul “management” del territorio ferrarese

di Redazione | 2 min

Lunedì, 27 ottobre, dalle 14 alle 18, nell’aula maunifegna del dipartimento di economia e management, dell’università di Ferrara, in via Voltapaletto 11, si terrà il workshop “Marketing e creazione del valore per il territorio”, finalizzato a presentare i risultati di un progetto di ricerca sulla valorizzazione territoriale di Ferrara e provincia e del relativo volume edito da Franco Angeli, con l’obiettivo di fornire un quadro della domanda turistica per appurare giudizi e desiderata degli “ospiti del territorio”.

“Il progetto di ricerca, co-finanziato da Unife, Camera di Commercio e con il contributo di Coldiretti Ferrara – ci spiega Fulvio Fortezza, ricercatore del dipartimento di economia e management di Unife – tratta un tema che sempre più sta attirando l’attenzione di studiosi di diverse discipline, dall’economia alla sociologia, passando per il marketing e la misurazione statistica delle performance. L’accresciuto interesse scientifico nasce dal management dei luoghi. Sono, infatti, numerosi i progetti di qualificazione o riqualificazione del tessuto produttivo locale e dell’offerta di servizi e di esperienze realizzati per incrementare l’attrattività dei territori agli occhi di investitori esterni e turisti, ma anche di imprese locali e cittadini residenti. Si tratta di progettazione, creazione, diffusione e misurazione del valore del territorio. In una fase di crescente competizione, i policy maker sono chiamati a esaltare gli asset di cui dispongono, aggregando, stimolando, facendo emergere i migliori ‘talenti’ e ‘saperi’ del tessuto locale”.

“Ferrara, per caratteristiche e potenzialità, ma anche per criticità e sfide da affrontare, presenta tratti comuni a molti altri luoghi a vocazione turistica del nostro Paese – prosegue Fortezza – Questa ricerca ha permesso di delineare un quadro di riferimento comune sullo stato del turismo in città, con riferimento alla composizione dei flussi turistici, allo stato di salute dell’offerta ricettiva, alle aspettative degli ‘ospiti del territorio’, ai giudizi espressi da questi ultimi, alle aree di intervento prioritarie, al ritorno delle iniziative realizzate”.

“Da questo punto di vista – conclude il professore – la conoscenza del mercato rappresenta un elemento cardine di ottimizzazione dei processi di progettazione e creazione del valore territoriale, favorendo allo stesso tempo, l’integrazione e la consonanza sistemica”

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