I Nas di Bologna e i carabinieri di Ferrara hanno denunciato per appropriazione indebita in concorso la direttrice della scuola materna parrocchiale di Contrapò.
Il fascicolo, che vede indagate altre due persone è stato aperto nel luglio scorso dopo la segnalazione di alcuni genitori che lamentavano l’impiego di prodotti del Banco Alimentare della Regione Emilia Romagna nella mensa scolastica. In quell’occasione Nas e carabinieri di Ferrara avevano svolto un controllo nel nido “Beata Beatrice II d’Este” e ieri sono scattate le denunce dopo altri specifici accertamenti.
Allibito il gestore del nido don Alberto Campi, contattato telefonicamente da Estense.com: “Avevamo già chiarito il discorso in estate, adesso ci penseranno gli avvocati con la procura”. La denuncia è nata dopo che qualche genitore aveva lamentato la presenza di prodotti provenienti dal Banco alimentare nei pasti dei propri figli serviti dalla mensa scolastica: “Noi davamo quei prodotti alle famiglie più bisognose e in difficoltà senza farci mai pagare ovviamente – spiega don Campi – e una parte la davamo ai loro figli alla mensa in modo da venire incontro alle loro difficoltà economiche, così anziché pagare sei o sette euro ne pagavano cinque, abbiamo anche ridotto le loro rette per questo”, continua il sacerdote sconsolato. “Mi dispiace perché chi ha fatto la denuncia lo ha fatto in modo scorretto essendo stato aiutato dall’impiego di quei prodotti, ma per fortuna gli altri genitori hanno capito e hanno mantenuto la fiducia in noi”.
Il problema potrebbe nascere dal fatto che è mancata un’autorizzazione per l’impiego dei prodotti del Banco alimentare nella mensa scolastica per i quali veniva richiesto il pagamento di una quota, seppure ridotta, per prepararli e servirli, cosa che potrebbe aver innescato la denuncia per appropriazione indebita dato che quei prodotti andrebbero assegnati gratuitamente.
Don Campi, che è gestore della struttura e dunque responsabile, afferma che al momento non ha ancora ricevuto alcuna denuncia formale: “È un’altra cosa che mi lascia perplesso, il responsabile sono io, la direttrice, della quale continuiamo ad avere assoluta fiducia, non c’entra nulla in questa vicenda dato che lei è responsabile della parte didattica”.
Dopo l’avvio delle indagini la fornitura di prodotti da parte del Banco alimentare è stata interrotta in attesa che la vicenda venga definitivamente chiarita.