Massenzatica. Hashish e marijuana nel circolo Acli di Massenzatica. La squadra mobile di Ferrara ha arrestato due persone, la presidente del circolo Patrizia Farinella, 43enne incensurata residente ad Ariano Ferrarese, e il suo compagno, il coetaneo Guglielmo Berlini di Codigoro (ma residente a Goro), con precedenti specifici.
Secondo quanto accertato dagli agenti della mobile, dietro la copertura del circolo la coppia svolgeva un’attività parallela di spaccio, al secondo piano del locale, rifornendo di droga diversi giovani clienti del paese e delle zone limitrofe. Nel corso del blitz effettuato nel pomeriggio del 22 ottobre i poliziotti hanno rinvenuto oltre un chilo di sostanze stupefacenti, per l’esattezza 250 grammi di marijuana e un centinaio di ovuli di hashish da 10 grammi ognuno.
Tutto è partito da una segnalazione alla questura sulla probabile attività dei due. La squadra mobile ha quindi iniziato a indagare con appostamenti e osservazioni durate un paio di settimane, durante le quali sono state notati via vai sospetti di persone che entravano solo per qualche minuto nel circolo Acli per poi andarsene. Il circolo da tempo svolge normali attività ricreative, tanto da essere il punto di ritrovo del paese, frequentato da persone di ogni età, naturalmente se in possesso della tessera associativa. Il meccanismo della tessera per la coppia rappresentava una sorta di garanzia, dato che in questo modo l’accesso al locale era consentito solo a gente selezionata. Il 22 ottobre però i due sono stati fermati dai poliziotti che già avevano raccolto sufficienti elementi sulla probabile seconda attività della Farinella e di Berlini. Gli agenti hanno perquisito l’abitazione della donna trovando una scatola con 235 grammi di marijuana e altra marijuana nascosta in due scatole più piccole per un totale di 250 grammi.
Intanto nei locali del circolo Acli altri poliziotti hanno messo alle strette Guglielmo Berlini fino a quando non si è deciso di svelare il nascondiglio della droga, al secondo piano della struttura. Qui, in un ripostiglio, gli agenti hanno trovato gli ovuli di hashish.
Per entrambi è scattato l’arresto e il giudice ha disposto per entrambi i domiciliari in attesa della direttissima, nel corso della quale lui ha patteggiato 2 anni e 6 mesi con obbligo quotidiano di firma e una multa di 8mila euro, mentre lei è stata condatta a 2 anni, con pena sospesa in quanto incensurata, e 6 mila euro di multa. Il questore ha poi disposto la chiusura del circolo per 90 giorni, ai sensi dell’articolo 100 del Tulps (il testo unico di pubblica sicurezza), ritenendolo un locale pericoloso per l’ordine pubblico.
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