Andrea Benini, presidente di Legacoop Ferrara
Oltre 150mila soci per 110 cooperative attive sul territorio provinciale. Sono questi i numeri di Legacoop Ferrara, che si prepara a celebrare il prossimo 7 novembre, al Teatro Venere, presso la Casa del Popolo di Ravalle, il proprio 24° congresso provinciale.
Un congresso che, mai come quest’anno, pone al centro dei propri dibattiti il concetto stesso di cooperazione, che si trova ad affrontare un momento chiave della propria storia. La crisi ha infatti messo in luce la capacità del modello cooperativo, più di altri, di resistere soprattutto nei momenti di difficoltà. Fino al 2012, infatti, le cooperative ferraresi associate a Legacoop erano riuscite a mantenere salda l’occupazione, grazie ai risparmi operati negli anni. Purtroppo la durata della crisi ha fatto si che in diversi settori i patrimoni accumulati negli anni non bastino più a tutelare i lavoratori e a reggere le imprese. E’ necessario uno sforzo collettivo per ripensare e riprogettare il futuro.
Ecco quindi nascere a livello nazionale il progetto “Cooperazione 2020”, attraverso cui le cooperative di Legacoop si propongono di studiare nuovi modelli di impresa capaci di raccogliere le sfide del nuovo millennio senza intaccare il proprio ‘Dna cooperativo’, trasmettendo idee e soluzioni dai congressi locali e regionali per formare proposte coordinate e in grado di confrontarsi con le scelte politiche a livello nazionale e comunitario. Il tutto per continuare a sostenere quel valore non solo economico della cooperazione che fin dal dopoguerra, quando la Costituzione riconobbe “la funzione sociale della cooperazione”, ha portato le imprese cooperative a diffondere occupazione e cultura del lavoro (sono circa 9mila gli addetti solo sul territorio ferrarese) in tutti i settori della vita pubblica.
Per il 24° congresso provinciale, Legacoop ha deciso di comunicare in maniera innovativa, sposando la proposta creativa della rete di Sineddoche. La rete delle cooperative ferraresi ha infatti voluto affidare la trasmissione dei contenuti principali del congresso a personaggi del passato, che hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo storico, artistico, sociale ed economico del nostro territorio: da Ludovico Ariosto per le imprese culturali al premio Nobel Giulio Natta come simbolo dell’innovazione scientifica, dal coraggio rivoluzionario di Niccolò Copernico all’impegno sociale di Antonio Slavich, fino al padre nobile della cooperazione ferrarese Giulio Bellini. Diversi settori per diverse proposte che verranno messe in campo e dibattute dai cooperatori ferraresi durante la giornata di incontro e dibattito a Ravalle, a partire dall’identità cooperativa, dai suoi principi e dai suoi valori.
“Il congresso è un momento fondamentale di confronto tra i cooperatori – commenta Andrea Benini -, aperto alle istituzioni e agli interlocutori esterni. Ci riconosciamo nel progetto nazionale Cooperazione 2020 e vogliamo portare le nostre istanze a livello regionale e nazionale”.
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