Comacchio
22 Ottobre 2014
Meloni: "Ospedale ristrutturato con 13 milioni e poi dismesso senza un perché”

Il San Camillo approda in tv

di Redazione | 2 min

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unnamed (1)Comacchio. È approdata lunedì sera all’attenzione dei media nazionali, grazie all’interessamento di Giorgia Meloni, la vicenda dell’ospedale San Camillo di Comacchio, riassunta all’interno di un segmento del programma televisivo Quinta Colonna, condotto da Paolo del Debbio e trasmesso su Retequattro.

Con in studio Giorgia Meloni, deputata di Fratelli d’Italia che appena una decina di giorni fa era stata in visita all’ospedale San Camillo, Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori e la deputata del Pd Valentina Paris, il servizio di Valerio Minelli da Comacchio, insieme con il collegamento in diretta curato da Nausicaa della Valle hanno aperto la strada per una discussione più generale sullo stato della sanità pubblica in Italia.

La Meloni ha confermato quanto già annunciato alla stampa durante la sua visita a Comacchio, ovvero di aver visto “una struttura completamente nuova, ristrutturata nel 2012 e per la quale sono stati spesi 13 milioni di euro perché venisse dismessa senza che si capisse perché, o meglio perché la Regione ha trasferito verso Cona la gran parte delle attrezzature e delle prestazioni dismettendo progressivamente la seconda realtà della provincia”. Anche Trefiletti lancia una stoccata, partendo da quest’esempio, contro “la classica politica sbagliata che si fa in Italia, ovvero quella dei tagli lineari, che per risparmiare fa chiudere gli ospedali che servono alle popolazioni senza chiudere gli appalti che fanno costare un pasto per posto letto fino a venti euro”.

“Purtroppo non è un caso isolato in Italia”, ha confermato poi la deputata del Pd Paris, “dove la politica dei tagli lineari non è in grado di distinguere tra enti di eccellenza ed enti che invece sprecano”. Tutti d’accordo sullo spreco e sulla sua gravità quindi, ma nessun annuncio all’orizzonte.

L’unica richiesta arriva direttamente dal sindaco di Comacchio Marco Fabbri, in diretta dalla piazza antistante il municipio insieme ad altri suoi concittadini, il quale dopo essere stato stuzzicato da Del Debbio sulla sua recente espulsione dal Movimento 5 Stelle – “È successo perché ho deciso di fare il bene dei miei cittadini, il peccato è stato pensare a Comacchio”, dice lui -, fa una richiesta diretta a Renzi: “Noi come Comune abbiamo incassi con l’Imu per 27 milioni di euro, e di questi 11 se ne vanno direttamente a Roma per via di un federalismo alla rovescio. Noi chiediamo che questi undici milioni rimangano qui e ci impegnato di investirli sulla sanità e su questo ospedale, perché è impensabile che noi cittadini dobbiamo coprire i buchi di altre regioni”.

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