Economia e Lavoro
20 Ottobre 2014
Piacciono poco nella nostra provincia i mestieri antichi: difficile trovare tappezzieri, stagnini, sarti e modellisti

Ecco i lavori che nessuno vuole fare

di Redazione | 2 min

stoffaNonostante la difficile situazione del mercato del lavoro, con la disoccupazione giovanile in Italia che ha raggiunto il 44,2%, ci sono ancora professioni di difficile reperimento e lavori che nessuno vuole o è in grado di fare. A dirlo, l’ufficio Studi della Camera di commercio di Ferrara su dati Sistema Informativo Excelsior 2014. Nella nostra provincia, in particolare, non piacciono i mestieri antichi. Le figure di lattonieri e stagnini sono difficili da reperire nel 79% dei casi richiesti, così come non sono facili da trovare tappezzieri, sarti e modellisti. Più di 6 imprese ferraresi su 10, intanto, hanno scelto il personale da assumere nei primi sei mesi di quest’anno partendo da una conoscenza diretta del candidato, magari già sperimentato nel corso di uno stage o di un tirocinio, ovvero utilizzando canali del tutto informali, quali il passaparola di conoscenti, fornitori o altri imprenditori. Soprattutto le micro-imprese appaiono meno inclini a ricorrere a soggetti o strumenti di intermediazione nella ricerca di nuovo personale, tanto che tra queste ultime sale al 67,3% la quota di quelle che si concentrano solo sulla conoscenza diretta o sulla segnalazione da parte di conoscenti.

“L’utilizzo di canali informali per la selezione del personale da parte delle imprese contribuisce certamente a quella asimmetria informativa che penalizza il merito e le capacità, in particolare dei giovani lavoratori, ha evidenziato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni. In questo scenario e visto il perdurare del disallineamento tra profili in uscita dal sistema formativo ed esigenze delle imprese – ha proseguito il presidente – la Camera di commercio, già fortemente impegnata sul fronte dell’orientamento, dell’alternanza scuola-lavoro e dell’auto-imprenditorialità, avvierà a breve, in collaborazione con le associazioni di categoria e le istituzioni di riferimento, appositi interventi volti ad aiutare le imprese delle filiere chiave del territorio a individuare le figure di cui hanno bisogno”.

Al via il piano straordinario per l’occupazione della Camera di commercio. Incentivi diretti alle assunzioni, soprattutto di giovani, contrasto alla delocalizzazione, nascita e sviluppo di nuove imprese, lotta alla burocrazia, accesso al credito. Questo in sintesi il piano straordinario per l’occupazione, le cui linee guida sono state approvate dalla Giunta dell’Ente di Largo Castello lo scorso 7 ottobre e che sarà operativo entro la fine dell’anno. Un piano, quello della Camera di Commercio, che si muoverà in linea con quanto previsto dal recente disegno di legge per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2015) approvato, la scorsa settimana, dal Governo. E consentire agli imprenditori una maggiore possibilità di utilizzo delle misure adottate, verrà rafforzata la speciale “task force comunicazione”, con l’obiettivo di agevolare il più possibile l’ottenimento dei finanziamenti necessari.

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