Eventi e cultura
19 Ottobre 2014
Lo scultore Dani Karavan propone di realizzare il memoriale a palazzo Prosperi Sacrati

Il giardino bassaniano che non c’è

di Elisa Fornasini | 3 min

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OIl giardino che non c’è. Si potrebbe chiamare così l’installazione permanente proposta dall’associazione Italia Nostra per ricordare il centenario della nascita di Giorgio Bassani nel 2016, un memoriale ispirato a “Il Giardino dei Finzi Contini”, l’opera più famosa del compianto scrittore, poeta, uomo di cultura e di impegno civile, che con i suoi scritti ha portato alto il nome di Ferrara nel mondo. La figura di Bassani è legata indissolubilmente alla città di Ferrara, come indissolubile è il rapporto con Italia Nostra, associazione nata per la tutela dei beni culturali ed ambientali del Paese, che vide Bassani tra i propri fondatori e di cui fu anche presidente nazionale dal 1965 al 1980.

“È un’importante ricorrenza per la nostra città e per l’Italia intera – annuncia il presidente della sezione estense Andrea Malacarne – e abbiamo pensato di celebrare questo centenario con la realizzazione di un’opera permanente di Dani Karavan, scultore paesaggista conosciuto a livello internazionale per la qualità delle opere progettate ed eseguite”. Questa proposta ha radici lontane ed è nata da un’intuizione di Paolo Ravenna, storico presidente della sezione di Ferrara scomparso due anni fa, che non riuscì nonostante numerosi tentativi a concretizzarne la realizzazione. “Portare a compimento la realizzazione del progetto – sottolinea Malacarne – sarebbe un modo non solo per omaggiare l’opera bassaniana ma anche per onorare la memoria di Ravenna, che tanto ha dato alla città e al suo territorio attraverso le proprie idee ed intuizioni, a partire dal recupero delle mura”.

L’amicizia tra lo scultore israeliano e l’intellettuale ferrarese era abbastanza particolare, come racconta Daniele Ravenna, intervenuto alla presentazione non in veste di consigliere parlamentare e direttore del servizio studi del senato, ma di figlio del presidente onorario. “Si era costruito un filo solido tra il vulcanico Dani e mio padre, due persone diverse con stili di vita totalmente differenti ma accomunati dalle stesse passioni. Karavan ha fatto il giro del mondo sapendosi sempre integrare nell’ambiente circostante e proprio questo aspetto ha portato mio padre a proporgli di realizzare un progetto in onore di Bassani. L’idea, infatti, era quella di creare un’opera moderna che si rivolga alle persone di oggi, ma che sappia anche integrarsi in un contesto storico come quello ferrarese”.

L’artista, ammiratore dell’opera bassaniana, aveva confermato a Paolo Ravenna la disponibilità ad elaborare un’idea ispirata al giardino dei Finzi Contini per un’installazione permanente da offrire alla città. Anche con la scomparsa del presidente onorario, il sogno ha continuato ad aleggiare nella mente dell’artista e si è concretizzato con l’individuazione del luogo ideale di collocazione dell’opera. Dopo aver varato diversi spazi verdi di Ferrara, come l’arena di palazzo Diamanti o il parco Massari, la scelta è ricaduta sul giardino di palazzo Prosperi Sacrati, in posizione visibile da Ercole I d’Este e a stretto contatto con il liceo Ariosto. Nell’intenzione dei promotori, in questa area verranno allestiti due muri in muratura, posizionati uno di fronte all’alto per essere visibili sia da davanti che da di fianco ma non accessibili, in cui verranno inseriti gli elementi simbolo del giardino dei Finzi Contini come le scale e una bicicletta.

“Si tratta solo del primo bozzetto – spiega Malacarne – ma bisogna iniziare a reperire le risorse per arrivare al risultato entro il 2016: i costi, che si aggirano intorno ai 200mila euro, potranno essere rapidamente compensati dal valore aggiunto alla città dall’opera di un grande artista contemporaneo”. “Vogliamo mettere in campo un’operazione di crowdfunding per realizzare il giardino che non c’è – conferma la vicepresidente Anna Quarzi – per dare un’identità a un luogo che è nell’immaginario di tutti i ferraresi e non solo. Questa è la presentazione ufficiale della proposta ma l’idea è che interva l’amministrazione comunale, come già aveva fatto per la realizzazione del cippo sulla tomba di Bassani”. “Con tuo padre avevamo sognato tanti sogni, ma almeno uno di questi deve diventare realtà” aveva confidato Dani Karavan a Daniele Ravenna. Ora si vedrà, il 4 marzo 2016 non è così lontano.

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