Politica
18 Ottobre 2014
Provasi: A Comacchio realizzati gli ideali del Movimento

Anche Tagliani “sta” con Marco Fabbri

di Redazione | 3 min
La giunta provinciale di Tagliani

La giunta provinciale di Tagliani

“Sto con Marco Fabbri”. È una delle prime dichiarazioni di solidarietà a piovere sul capo del neo espulso sindaco di Comacchio. E arriva proprio da chi gli ha conferito la delega “della discordia”, quella al turismo in qualità di assessore provinciale. Il presidente della Provincia Tagliani aggiunge anche una critica al M5S, “movimento virtuale e non virtuoso: lontano dai problemi reali e quotidiani dei cittadini”.

Anche un altro sindaco, quello di Copparo, rinnova la propria “stima al sindaco Marco Fabbri e alla sua giunta – – scrive Nicola Rossi su facebook -; adesso ancora di più”.

Quanto invece alle persone politicamente più vicine a Fabbri, il suo gruppo consiliare conferma in una nota che al sindaco non verrà meno il sostegno della sua maggioranza: “I consiglieri ex M5S – afferma il capogruppo Mariano Enrico Calderone – hanno partecipato al processo decisionale del sindaco per quanto riguarda la sua candidatura alle provinciali nella lista istituzionale Provincia Insieme, ne approvano il metodo e il risultato. La delega al Turismo provinciale è il risultato che tutti noi speravamo di ottenere. Il sostegno al sindaco è unanime da parte di tutti i consiglieri di maggioranza ex M5S, che ringraziano tutti i cittadini che in diversi hanno manifestato di approvare le scelte del primo cittadino che ha pensato prima al territorio e poi al gruppo politico di provenienza, merce rara nella vecchia ma anche nella nuova politica di cui il movimento è il principale protagonista. Terremo fede al nostro ruolo di controllori dell’operato del Sindaco e della Giunta affinché venga portato a termine nei prossimi due anni e mezzo il programma elettorale redatto dal nostro gruppo e votato dai cittadini comacchiesi nel 2012”.

Chi invece si sfoga per la delusione da espulsione è l’assessore Sergio Provasi, secondo il quale il post scriptum liquidatorio “è un esempio di scellerata coerenza che riconosco ma che non condivido. Marco Fabbri spiegherà, meglio di chiunque altro cosa significhi credere in una possibilità ed essere matematicamente messi fuori da essa”.

Secondo Provasi chi “ha tenuto in piedi questo Paese” sono i “piccoli Comuni con oscuri amministratori che fanno cose egregie al di là del partito o della lista che rappresentano, piccole imprese ed artigiani che innovano e reagiscono senza essere mai adeguatamente rappresentati, famiglie che con dignità e con fatica motivano sè stesse ed i propri figli a non cedere alle incessanti ingiustizie”.

Ma non vuole drammattizzare Provasi, anche “perchè in fin dei conti il sindaco rimane al suo posto e la sua giunta così come i consiglieri pure, però anche quel Movimento che doveva “aprire come una scatoletta di tonno” le istituzioni una volta arrivato dove non pensava ha perso l’orientamento e si è vergognosamente cagato sotto”.

Oggi però “inizia un nuovo corso e dovremmo essere grati a Grillo di averci dato prima la possibilità di fare questa bella esperienza di Governo, che a lui manca e mancherà in eterno, nonchè di poter ricominciare senza regole assurde e per molti inspiegabili. Questo credo che ci consentirà, purtroppo solo a Comacchio, di mettere veramente a frutto l’esperienza di questi anni e di mostrare se qualcuno di noi ha veramente talento e capacità”.

“Marco Fabbri – conclude – è il primo sindaco epurato dal Movimento nonostante che proprio nella città che amministra sia oggi possibile sperimentare un nuovo modello che molti aspettano: abbiamo questa responsabilità ed una grande unica occasione, non facciamola mettere in ombra da chi non ha mai amministrato neanche un circolo del tennis”.

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