“Una start up per la Green Economy” è il tema che verrà trattato mercoledì 15 ottobre alle 16.30 presso la sala Arengo del municipio da Simonetta Pancaldi, docente di Botanica dell’Università di Ferrara. L’incontro, promosso dal Soroptimist Club, ha lo scopo di presentare alla città l’iniziativa imprenditoriale Alga&Zyme Factory srl.
Questo spin off dell’ateneo ferrarese è emerso come trasferimento tecnologico di ricerche scientifiche di eccellenza, di carattere biotecnologico, che rivestono notevole interesse dal punto di vista economico ed ambientale. La società ha già ricevuto importanti riconoscimenti in ambito nazionale per innovazione, fattibilità ed impatto. Il business, che si fonda sulla collaborazione di ricercatori delle Università di Ferrara (dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie) e di Pavia (dipartimento di Biologia e Biotecnologie), è finalizzato alla messa a punto di processi biotecnologici mediante l’impiego di microalghe e di enzimi cellulosolitici prodotti in piante di tabacco.
Alga&Zyme Factory propone una filiera “verde” bene integrata tra le due scuole, che permette ad un tempo di abbattere il carico di azoto dei reflui zootecnici mediante l’impiego di microalghe autoctone (gruppo ferrarese) e di utilizzare enzimi cellulosolitici termostabili prodotti in piante di tabacco per migliorare ed accelerare la digestione di rifiuti organici contenenti cellulosa e favorire, così, la produzione di biogas e bioetanolo (scuola pavese).
L’impiego di ceppi selezionati di microalghe in condizioni adeguate di coltura ha, inoltre, aperto la strada ad altre applicazioni che vanno oltre quelle sulla fitodepurazione, ma che sfociano nella possibilità di produzione di biofertilizzanti, prodotti per la nutraceutica e la cosmeceutica, biocombustibili e bioplastiche. Alga&Zyme Factory, che ha già al suo attivo due brevetti, offre a partner industriali una piattaforma tecnologica per servizi ed attività di ricerca e sviluppo.