C’è massima riservatezza sulla possibile acquisizione della Carife da parte di Caricento, dopo l’annuncio dato dal presidente della banca centese, Carlo Alberto Roncarati, ma a chiarire quali siano i presupposti per un’offerta è la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Milena Cariani, che rompe il silenzio e precisa che “l’ipotetico nuovo polo bancario dovrà avere radici forti sul territorio”.
E’ solo un passaggio della nota con la quale la presidente ha voluto chiarire l’atteggiamento adottato da Caricento e dalla sua Fondazione, azionista di maggioranza, in un’operazione che esige attenta valutazione e prudenza. Fin dall’inizio, infatti, l’Ente centese ha seguito con attenzione le vicende che hanno riguardato Carife, in particolare nelle ultime settimane la soglia di attenzione è aumentata in concomitanza con l’avvio della procedura di verifica dei conti e dei bilanci. “E’ una fase molto delicata, servono rigore, capacità e conoscenza del mondo bancario – commenta Milena Cariani – solo al termine di questa fase si potrà capire se esistono i presupposti per una proposta di acquisizione di CaRiFe, da parte di CaRiCe”.
In uno scenario economico ancora incerto, un’operazione di questo tipo potrebbe rappresentare una spinta positiva nella direzione dello sviluppo e dell’occupazione sul nostro territorio. Ed è proprio l’attenzione ad un territorio di riferimento allargato, cui la Fondazione centese chiede di fare attenzione, sul quale la Cariani precisa: “L’ipotetico nuovo polo bancario dovrà avere radici forti sul territorio, dovrà essere in grado di dare risposte tempestive all’economia locale con particolare attenzione alle imprese di piccole e medie dimensioni che storicamente rappresentano la ricchezza della nostra provincia”.
“Un modello funzionante quello tra Fondazione Crc e Cassa di Risparmio di Cento Spa – prosegue la nota – che ha sempre messo al primo posto l’attenzione per i risparmiatori, le famiglie e il tessuto imprenditoriale. La Fondazione è consapevole che le responsabilità economiche e sociali di una tale operazione ricadrebbero in primis sugli attori di questa operazione e a seguire sull’intera comunità. Per questo assicura la massima serietà e promette che, qualsiasi decisione sarà presa, sarà basata esclusivamente su solide fondamenta”.
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