Economia e Lavoro
30 Settembre 2014
I dipendenti Versalis in rivolta contro la 'casa madre' proclamano le prime azioni di protesta

Petrolchimico contro Eni: al via gli scioperi

di Redazione | 2 min

unnamedI lavoratori Versalis del petrolchimico di Ferrara cominciano ufficialmente le proprie azioni di protesta contro il ‘tradimento’ degli accordi da parte del gruppo Eni, che annullando la riapertura dell’impianto cracking di Porto Marghera ha di fatto gettato nell’incertezza tutti i siti produttivi del quadrilatero padano. Da domani i dipendenti dell’azienda cominceranno quindi lo sciopero delle flessibilità di orario e organizzative per tutto il mese di ottobre, mentre annunciano un prossimo sciopero di 8 ore che dovrà essere concordato a livello territoriale con i sindacati.

Il dietrofront di Eni rispetto agli accordi sindacali stipulati dal 2013 in poi, del resto, non poteva che agitare il malcontento da parte dei dipendenti di tutto il comparto chimico del nord Italia. Che solo il 31 luglio scorso avevano ricevuto dal colosso industriale italiano, dopo il vertice tra dirigenti e sindacati al ministero dello sviluppo economico, garanzie di importanti investimenti in Italia e soprattutto della riapertura dell’impianto cracking che rifornisce di materie prime i petrolchimici del quadrilatero padano, fermo – almeno ufficialmente – per problemi legati alle concessioni ambientali. Ma il 23 settembre è arrivato il brusco risveglio per lavoratori e sindacati: il gruppo Eni (guidato dal nuovo amministratore delegato Claudio Descalzi, nominato dal governo Renzi e recentemente indagato per tangenti Eni da un miliardo di euro nell’Africa Centrale) ha deciso di sospendere gli investimenti in Italia nella chimica tradizionale, in un’ottica aziendale sempre più rivolta al business dell’estrazione di idrocarburi fuori dalla penisola.

Il comparto chimico italiano scivola quindi nell’incertezza più totale e i lavoratori cominciano in questi giorni i primi scioperi della flessibilità. “Il coordinamento Rsu nazionale e le segreterie – scrivono le Rsu di Versalis a Ferrara – rigettano il disegno di Eni di disimpegnarsi nella chimica e nella raffinazione Italiana, inoltre la Rsu ritiene che la chiusura del cracking di Porto Marghera rischi di provocare effetti devastanti sull’intera area produttiva del quadrilatero padano”. Lo sciopero annunciato oggi riguarderà turnisti e semiturnisti, che seguiranno i propri turni di lavoro come da normale schematizzazione annuale (non si applica quindi quanto scritto nel verbale di incontro tra RSU-Direzione di versalis Ferrara del 22 settembre scorso), mentre i lavoratori giornalieri applicheranno l’orario di lavoro di stabilimento 8-17.

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