Poggio Renatico. E’ stata incolpata di procedere in totale autonomia sui nuovi progetti, in particolare sull’estensione del servizio di raccolta rifiuti a calotta nel territorio comunale di Poggio Renatico, senza aver consultato il Comune interessato. Ma Cmv Servizi non ci sta a essere tratteggiata come una società che procede a testa bassa nei propri intenti senza l’approvazione dei soci, smentendo quindi l’Amministrazione comunale e in particolare il sindaco di Poggio Renatico, Daniele Garuti, che aveva posto la questione nell’ultimo consiglio comunale rendendo pubblico lo stato di agitazione dell’Amministrazione contro Cmv.
Dopo essere stata accusata, quindi, Cmv vuole far sentire la propria voce. La contrarietà del sindaco e della sua giunta deriva dalla decisione della società di estendere a tutta la zona di sua competenza il servizio di raccolta rifiuti a calotta sulla base dei dati raccolti, senza aver preso in considerazione le difficoltà dei cittadini nell’utilizzo di questo sistema che, come riferito da Garuti, andrebbe invece cambiato. Cmv sottolinea invece che la società “ha sempre operato “consultando” le Amministrazioni comunali e in particolare sindaco e giunta del Comune di Poggio Renatico”. “Cmv – spiega la società multiservizi partecipata in una nota – ha realizzato il progetto ‘Liberi di differenziarci’ perché la precedente Amministrazione lo ha ampiamente voluto, promosso e sostenuto, sempre nel rispetto dei ruoli, cercando di perseguire i difficile connubio tra obblighi normativi derivanti dall’incremento della raccolta differenziata e il controllo dei costi del servizio, in un momento peraltro complesso contraddistinto da una legislazione schizofrenica e da una gravosa fase post sisma”.
Dunque il nuovo sistema di raccolta differenziata era stato voluto e approvato da Poggio Renatico, anche se dalla precedente Amministrazione. La nuova Amministrazione, tuttavia, secondo quanto riportato da Cmv doveva essere comunque a conoscenza anche di tutti i progetti di incremento della raccolta differenziata, che la società ha portato in assemblea e che sono diventati esecutivi perché deliberati dai soci (Comune di Poggio Renatico compreso). Si tratta di sei assemblee, le ultime delle quali avvenute il 27 giugno e il 24 settembre di quest’anno.
“Pertanto – conclude la replica di Cmv Servizi – la direzione di Cmv si dissocia dall’immagine che si vuole dare della società: Cmv non insiste su posizioni precostituite al solo scopo di perseguire un proprio fine aziendale in spregio ad ogni posizione critica della cittadinanza e dell’Amministarzione comunale, che debbono essere invece alleati per qualsivoglia progetto di raccolta rifiuti. Se così non è, Cmv rimodulerà i propri servizi basandosi sui nuovi presupposti”.