Politica
30 Settembre 2014
Scontro Rendine-Tagliani in consiglio e il consigliere va sopra le righe: "Ragiona un po' da mafioso"

Scontro sui revisori e volano parole proibite

di Daniele Oppo | 4 min
Francesco Rendine

Francesco Rendine

Scontro dai toni fin troppo accesi quello nella seduta di ieri in Consiglio comunale con Francesco Rendine che alza decisamente l’asticella del lecito dello scontro politico.

A scatenare tutto sono state le forti parole del consigliere di Gol che ha accusato il sindaco Tiziano Tagliani di avere “un modo di ragionare un po’ da mafioso” dopo che il primo cittadino aveva decisamente criticato l’idea di sorteggiare i nomi dei revisori dei conti delle società partecipate dal Comune anziché nominare professionisti di fiducia. Dai banchi della maggioranza e dal seggio del sindaco si sono sollevate comprensibilmente voci di protesta per una simile accusa. “Rendine – afferma il sindaco a margine della seduta – ha fatto una dichiarazione che va al di là della mia normale pazienza, poco dignitosa anche per l’immagine della nostra istituzione. È evidente che si vuole costruire un’immagine sulle mie spalle”, prosegue Tagliani, che però afferma di non avere alcuna intenzione dare un seguito giudiziario alla vicenda.

Facendo un passo indietro, Rendine chiedeva che la Giunta il Consiglio si impegnassero ad estendere al controllo delle partecipate la recente regola prevista per i conti comunali che prevede che i revisori vengano sorteggiati per questioni di trasparenza. “Evidentemente – osserva il consigliere di Gol – se chi controllava era pagato e nominato da chi doveva essere controllato, c’era un filo diretto per cui se il revisore non fosse stato disposto a fare il revisore ‘come Dio comanda’, difficilmente avrebbe visto rinnovato l’incarico, o sarebbe diventato revisore”. Una posizione sulla quale la visione di Tagliani è diametralmente opposta: “C’è già una norma che dice come vengono gestiti, fin dal più capillare dei provvedimenti, i requisiti di trasparenza. Venerdì – racconta – ho ricevuto una richiesta di chiarimenti dalla Corte dei conti per 56 euro spesi per 4-5 stelle di natale comprate per la festa della Protezione civile. I revisori dei conti sono stati recentemente oggetto di riforma degli enti locali attraverso sorteggio. Norma stupida dettata in ossequio alla demagogia – osserva duramente sindaco – che applicheremo quando sarà necessario sostituire i revisori”. Norma che non vale per le partecipate, delle quali, osserva Tagliani, “ho il compito di controllare quello che succede nelle aziende pubbliche di cui io ho la responsabilità politica e giuridica”. Responsabilità, supportata dalla legge: “L’articolo 2400 – ricorda il sindaco – dice che i revisori sono nominati dall’assemblea dei soci, che qui sono rappresentati dal Comune di Ferrara”. Sulla trasparenza Tagliani ricorda come abbia accettato “di sottoporre alle commissioni consiliari i nomi delle persone che mandiamo nelle aziende e il loro operato. Da quando ci sono avere una tessera di partito non è un requisito. Finché posso – ribadisce – non utilizzo quella norma, e mi prendo la responsabilità di nominare persone che non sono iscritte al Pd, tra cui professori universitari come Deidda o quello che oggi è il presidente dell’Ordine dei commercialisti di questa città. Solo nel nostro Paese – rincara la dose il primo cittadino – si può pensare che i nostri conti li guardino persone che non conoscono le nostre condizioni anziché quelle di cui abbiamo fiducia e di cui abbiamo responsabilità”.

Proprio questo punto scatena la contestata replica dai toni accesi di Rendine: “Il sindaco è ricco di particolari quando riferisce dei 56 euro spesi per le stelle di natale. Ma sulle spese elettorali – accusa il consigliere – lei scrive che ci sono 10mila euro versati dal comitato Tagliani, senza sapere chi c’è nel comitato dato che la legge impone, su cifre oltre i 5mila euro, di specificare da dove vengono le donazioni. Lo chiederò esplicitamente, ma se non le viene chieste lei non aiuta la trasparenza. Partendo da questo presupposto – ironizza – è giusto che i revisori conoscano nostra realtà, nostre amicizie e che sappiano che cosa facciamo in modo che diano un giudizio parco inserito nel contesto ambientale in cui si trova Ferrara: un modo di ragionare un po’ da mafioso”.

Su queste affermazioni è unanime la condanna della maggioranza: “Un intervento inqualificabile” lo bolla Luigi Vitellio, capogruppo Pd, “non accetteremo più di discutere ordini del giorno che portano ad insultare il sindaco e di riflesso la città e il partito. Questo non è far politica, ma è solo uno show di cui non abbiamo certo bisogno”. “Si qualifica da solo – rincara la dose Leonardo Fiorentini (Sel) -. In ogni consiglio Rendine cerca sempre di alzare i toni, spero che non si arrivi a cose ben peggiori che una dichiarazione stupida”.

Le affermazioni di Rendine hanno fatto cambiare idea anche a Giampaolo Zardi (FI) che in un primo momento aveva sostenuto la mozione: “Appoggiare il principio di trasparenza contenuto della mozione non implica appoggiare tutto ciò che dice il consigliere, per questo mi astengo”. Voto contrario viene espresso invece dal collega Vittorio Anselmi che si esprime in sintonia con il sindaco: “Mi trovo d’accordo sul fatto che chi governa ha il diritto di circondarsi di persone di fiducia se esistono però le condizioni di grande trasparenza e controllo e con organi di controllo finali che garantiscano il cittadino su quanto viene fatto, cosa qui succede”.

Foto favorevole arriva invece dal Movimento Cinque Stelle: “Per noi il controllo deve essere esterno e lontano da chi deve essere controllato”, spiega Federico Balboni.

La mozione è stata respinta con 24 no, un astenuto e sei favorevoli.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com