Politica
23 Settembre 2014
Maggioranza e una parte di opposizione cercano di interagire per migliorare la situazione nel Grattacielo

Prove di dialogo sulla zona Gad

di Daniele Oppo | 6 min

grattacielo rissaMaggioranza e una parte di opposizione provano a dialogare sul futuro della zona Gad, in particolare sul miglioramento delle condizioni di vita nel Grattacielo.

Forza Italia e Lega Nord presentano infatti una mozione relativa al Grattacielo, chiedendo che il Comune si impegni, nei limiti delle proprie possibilità e competenze, nella riqualificazione del quartiere agevolando non solo il coinvolgimento delle associazioni e dei commercianti ma, soprattutto, nel fare in modo che alcuni appartamenti vengano riqualificati e assegnati agli studenti universitari, coinvolgendo nel progetto Unife e le associazioni studentesche.

Proposte che non trovano posizioni contrastanti nella maggioranza né nella giunta ma sulle quali il dialogo pronto a sbocciare si arena per questioni, per così dire, formali, come la necessità di parlarne prima in commissioni consiliari ad hoc o nella richiesta reciproca di ritirare, per il centrodestra, la mozione e, per il centrosinistra, la risoluzione presentata sullo stesso tema. “Esiste un’opposizione che è intransigente e critica quando serve ma che fa anche proposte per il bene della città – afferma Matteo Fornasini presentando il testo dai banchi di Forza Italia -. Auspico che maggioranza la voglia accogliere nel modo giusto, la facciamo per cercare di portare un contributo per la soluzione di un problema sempre più pesante. La mozione parte dal presupposto che esiste già un esempio positivo e virtuoso, e propone alla giunta di farsi promotore di un accordo, coinvogendo Unife e associazioni studentesche (tutti disponibili), individuando nel grattacielo e nel quartiere Gad una zona riservata agli studenti universitari, con affitto agevolato a canoni calmierati nel grattacielo. Alla base del grattacielo poi, si possono individuare delle zone, aule studio o spazi riservati agli studenti universitari”.

Il primo a rispondere è l’assessore Aldo Modonesi dai banchi della giunta: “Penso che su certi temi si debba cercare, al di là delle normali posizioni delle forze politiche, il massimo di unità e sforzo possibile”, concede prima di sottolineare che “la mozione ci invita a fare cose che abbiamo già fatto e continueremo a fare. In questi mesi abbiamo fatto tre o quattro incontri con il gruppo di residenti del grattacielo, capitanati da Baiamonte e dal professor Pagnoni, che stanno cercando con un po’ di fatica di costruire percorso per una rete di appartamenti all’interno del grattacielo. Oggi ci sono due appartamenti pronti ad ospitare studenti, uno già affittato e potenzialmente potrebbero aggiungersene una decina, ma ora non sono nelle condizioni di sicurezza tali da poter intercettare la domanda di studenti universitari. Altra ipotesi – prosegue Modonesi – era utilizzarli con i professori e ricercatori a contratto con il nostro ateneo. Quando la rete si andrà realmente a consolidare – spiega l’assessore –  avvieremo un ragionamento e un rapporto con Unife mettendo anche a disposizione i locali di cui abbiamo già disponibilità o, nel caso in cui ci sia bisogno di fare qualcosa di più strutturato, come le aule studio, siamo disponibili a mettere a disposizione gli spazi che abbiamo al piano terra del grattacielo”. Modonesi ricorda anche il “lavoro che abbiamo facilitato già nella passata legislatura per l’adeguamento impiantistico. Senza quello, qualsiasi tipo di progetto avrebbe avuto il limite di sbattere contro il rischio di passare un altro inverno come l’ultimo: al freddo. Si è lavorato con l’amministrazione del condominio per far approvare un progetto che consentisse di andare a decentralizzare l’impianto di riscaldamento, si è lavorato di moral suasion nei confronti di Hera comm, si è lavorato insieme per superare i problemi di natura tecnica per rateizzare il più possibile il debito pregresso accumulato in questi anni. Il lavoro nell’ultimo fatto dall’amministrazione comunale  è un lavoro che ha visto i suoi frutti e che ho l’impressione li vedrà anche in futuro. Comunque – conclude Modonesi – le porte aperte c’erano, ci sono e ci saranno”. Sul tema è intervenuta anche l’assessora Chiara Sapigni che ricordato l’esistenza di un tavolo permanente tra Comune e prefettura: “Il progetto Ferrara città solidale e sicura ha come obiettivo non solo la sicurezza in isolamento totale – spiega l’assessora – ma le relazioni che le istituzioni facilitano e che i cittadini sono i primi a dover mettere in piedi. Con il nuovo piano vogliamo dare uno spessore alla loro partecipazione, non perché si sostituiscano alle istituzioni ma perché rendano più vivibile il luogo dove vanno ad abitare”.

Dai banchi della maggioranza, pur apprezzando generalmente l’intento propositivo del centrodestra, Dario Maresca presenta la risoluzione del Pd e si lancia in “contro-invito”: “La prossima volta, chiamate prima la maggioranza e vediamo se abbiamo punti su cui possiamo concordare e portare avanti qualcosa di condiviso”. Per Maresca ci sono alcuni punti dubbi nella mozione: “Il primo è certo sapore di opposizione di queste mozioni, sembra che siano un po’ carenti su quanto in essere e già fatto, manca riconoscimento delle cose positive. Il secondo è che non vorrei che cadessimo in semplificazione, in una logica da Risiko: mettiamo studenti e questi vanno a conquistare il territorio sottraendolo a soggetti non accettati e non integrati senza un progetto di integrazione. Non capiamo se questi concetti non interessano o se si pensa di accollare agli studenti il compito di influire sulle dinamiche sociali senza un percorso di supporto che li aiuti. La risoluzione comunque – conclude Maresca – ha l’intento di trovare una intesa”.

Se una parte di centrodestra e la maggioranza cercano, a fatica – tanto che la mozione del centrodestra è stata respinta al momento del voto – di conciliare le proprie posizioni per trovare soluzioni comuni ai problemi della Gad, toni apertamente polemici, invece, provengono da Francesco Rendine (Gol) – “Una mozione nulla e una risposta dell’assessore altrettanto nulla” – che punta l’attenzione su “un livello di criminalità che non accenna a diminuire”, affermando che al grattacielo “anche la polizia municipale ha problemi a circolare in alcune ore”. Non da meno anche Mauro Malaguti (FdI): “Il tema della sicurezza è talmente complesso e ampio che tentare di affrontarlo con questi documenti è fuori dalla realtà: il problema del grattacielo – a suo dire – non si risolve spostando due studenti o con gli orticelli (qui il riferimento è a una proposta del consigliere della Lega Giovanni Cavicchi). Il problema è che le forze di sicurezza non sono più tutelate e non sono più in grado di intervenire”, afferma primi di criticare aspramente la politica di salvataggio e accoglimento dei migranti adottata con l’operazione “Mare Nostrum”.

Per Ilaria Morghen, infine, le soluzioni proposte sono addirittura metodologicamente sbagliate e pericolose perché sarebbe dimostrato che “la creazione di economie universitarie è sempre stata associata all’arrivo del management della night economy, con incremento della criminalità. La statisticha – spiega la consigliera grillina – è deleteria nei paesi che prima di noi hanno vissuto questo tipo di incidente sociale. Non posso appoggiare questa mozione così metodologicamente sbagliata: l’intervento nella zona Gad richiede l’intervento di esperti specializzati in questo tipo di problemi”.

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