Politica
22 Settembre 2014
L'ammonimento sulle finanze: "Ci si mettono anni a risanare, bastano pochi minuti per sfasciare di nuovo"

Marattin saluta il Consiglio: “Qui ho imparato tanto”

di Daniele Oppo | 4 min

Marattin 2014Luigi Marattin saluta formalmente il consiglio comunale dopo aver presentato le proprie dimissioni da assessore al Bilancio per andare a far parte del nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica creato dal presidente del consiglio Matteo Renzi.

Un commiato fatto di tanti ringraziamenti – in particolare per il sindaco di Tiziano Tagliani “che ha avuto il coraggio di affidare a un ragazzo di appena 30 anni la responsabilità delle finanze pubbliche di un ente che versava in condizioni economiche non semplici, nonostante non fosse particolarmente amato dai tradizionali settori politico culturali di riferimento del centro sinistra” – e di rivendicazioni per il lavoro svolto in questi anni.

“Nelle scorse settimane – riepiloga Marattin – ho ricevuto la proposta di far parte del nucleo tecnico per la politica economica, incarico affidato il 15 settembre. Non c’è incompatibilità con il ruolo di assessore, ma non ci sono le condizioni per continuare a svolgere tale funzione con l’attenzione e la continuità che la carica merita, anche per la mia scelta di mantenere l’incarico di docente all’Università di Bologna. È sano dopo il compimento del compito assegnato, salutare la curva e tornare negli spogliatoi, senza far della politica il proprio mestiere”.

“In questo consiglio, con una breve parentesi di 18 mesi da membro del cda della Holding Ferrara Servizi – prosegue l’ormai ex assessore –  ho trascorso gli ultimi 10 anni della mia vita.  Il mio cammino in quest’aula è sempre stato costellato da personalità politiche che non si riempivano la bocca con la parola cambiamento, ma lo mettevano in pratica”. Un ricordo non solo di situazioni ma anche di compagni di viaggio, dagli alleati (anche se non sempre d’accordo) come Maurizio Buriani, lo scomparso Mauro Cavallini – che gli chiese di entrare nella ‘sua’ segreteria -, e anche Roberto Soffritti e i suoi rimproveri – “sii più morbido, impara a far politica” – agli avversari ma anche amici come Alex De Anna e Luca Cimarelli, “protagonisti importanti dello spazio politico cittadino”.

“La cosa veramente importante – sottolinea Marattin – è che ho avuto il privilegio di assistere a un pezzetto breve di storia politica di questa città da osservatore privilegiato, conoscendo, incontrando, discutendo e litigando con personaggi che hanno fatto la storia di questa città, di una comunità in cammino in una zona privilegiata del paese ma in un territorio non facile”.  “Ringrazio coloro che in questi dieci anni hanno fatto parte di questo consiglio: mi hanno e avete insegnato che la politica vera non è quella che si vede in televisione, né quella che si occupa della carriera di questo o quel dirigente, ma è in primo luogo quella che si impegna concretamente nel risolvere i problemi della propria comunità all’interno degli strumenti che ci sono stati dati. Mi hanno e avete insegnato che chiunque si impegni per dare il proprio contributo in un istituzione pubblica è in primo luogo un atto di amore e generosità che merita rispetto”.

“Qui ho imparato cosa vuole dire lavorare in una squadra – continua Marattin – forse prima non lo sapevo fare: i risultati in materia di finanza pubblica non li ho raggiunti da solo, ma li ha raggiunti una squadra ottimamente amalgamate e allenata”, concede, ricordando anche Rossella Zadro, Deanna Marescotti e Luciano Masieri, assessori nella passata legislatura. Proprio sulla finanza continua l’intervento dell’ex assessore: “Ci si mettono anni a risanare, bastano pochi minuti per sfasciare di nuovo – afferma, quasi come un avvertimento a chi verrà dopo di lui (al momento la delega è affidata a Tagliani, ndr) -. Non credo esista onore più grande che gestire il denaro che le donne e gli uomini tolgono dalle proprie tasche per essere usati in nome e per conto del popolo. Quando iniziammo il percorso di risanamento erano molto pochi quelli che credevano che ce l’avremmo fatta, forse anche al nostro interno. E invece ce l’abbiamo fatta, tutti insieme”.

“Vado via – conclude Marattin –  portandomi via le cose che ho imparato qui dentro e le tante emozioni vissute, non dimenticherò mai che qui è entrato un ragazzo con la voglia di fare l’uomo e ne è uscito un uomo con ancora un po’ troppa voglia di fare ancora il ragazzo. Auguro che la storia di questa comunità possa essere una storia bellissima così come lo è stata la mia insieme a voi”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com