Politica
22 Settembre 2014
E nel futuro della Regione vede una pioggia di soldi dall’Europa: “Nel 2014-2020 per noi 2,4 miliardi"

Bonaccini difende la sanità emiliana

di Redazione | 3 min

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unnamed (10)Al suo avversario rifila un paio di stoccate: una sulla sanità, una sul terremoto. Ma non c’è pericolo che l’ex sindaco di Forlì Balzani possa rappresentare un timore per lui, vincitore designato da quando Matteo Richetti si è ritirato. Ieri Stefano Bonaccini è arrivato (con oltre mezz’ora di ritardo) alla Festa de l’Unità di Pontelagoscuro, dove ha pranzato con una quarantina di militanti, soprattutto volti noti del partito e delle istituzioni.

Giunto in macchina con il segretario provinciale Paolo Calvano e il reggente Luigi Vitellio, prima di sedersi a tavola ha rilasciato qualche dichiarazione ai cronisti, cominciando appunto dal suo avversario che sulla sanità vorrebbe centrare la campagna di quest’ultima settimana pre-primarie (si vota il 28). “Chi dice che la sanità dell’Emilia Romagna va stravolta non conosce il problema: per il Ministero della Salute la nostra è la prima regione in Italia quanto a livelli essenziali di assistenza, nonché una delle migliori in Europa. Ci vuole un po’ di consapevolezza! Il Governo non ha deciso di diminuire i trasferimenti: qui i soldi ci sono e sono spesi bene”.

Qualche parola rassicurante per i tanti comitati che in giro per la Regione difendono i propri presidi (da noi in particolare quello del Delta). “Continueremo a razionalizzare, che non vuol dire chiudere: gli ospedali che oggi ci sono continueranno ad esserci, sempre più integrati”. I nostri ospedali non faranno insomma la fine dei vasi di coccio: “per quanto riguarda gli ospedali, ma anche gli aeroporti, le fiere e le università, il tema vero sarà l’integrazione, garantendo autonomia ed eccellenza”. La sfida vera sarà piuttosto ridurre i tempi d’attesa per tante prestazioni, “e lo faremo usando l’avanzo di bilancio in due direzioni: per stabilizzare i precari e per aumentare i giorni e gli orari delle prestazioni, estendendole anche al sabato e alla domenica. Amplieremo l’offerta”.

Nel futuro della Regione vede una pioggia di soldi dall’Europa. “Il bilancio 2014-2020 per noi prevede due miliardi e 400 milioni, e siamo la Regione che riesce a spenderli di più e meglio. Sicuramente un miliardo e 100 milioni andrà all’agroindustria”.

unnamed (11)Altra certezza la Cispadana, “che va fatta perché siamo riusciti a tenere in quella zona le imprese promettendo che avrebbero avuto un’infrastruttura, ovviamente con tutte le opere di mitigazione possibili. La Cispadana andrà poi collegata alla Ferrara-Porto Garibaldi, che vorrà dire che Ferrara sarà collegata al Brennero”. Garanzie anche sulla nostra chimica (“da qui sicuramente non arretrerà, investiremo nella ricerca”) e sulla continuazione dell’impegno post-terremoto: “pochi come me conoscono le zone colpite, perché sono di quelle parti e perché da segretario regionale del Pd le ho girate tutte. Balzani, e non per colpa sua, credo non ci sia stato nemmeno un’ora” ha affondato ancora.

Ad accoglierlo mancava il sindaco Tiziano Tagliani, che pure è un suo sostenitore, però c’era l’assessore regionale uscente Patrizio Bianchi, che ha ritirato la sua candidatura alle primarie proprio per appoggiarlo. “Insieme abbiamo già elaborato tre progetti – ha concluso Bonaccini – per ottenere ulteriori fondi europei: uno sul riassetto e la valorizzazione dell’intero percorso emiliano del Po, uno sulla pesca e uno sulla trasformazione di Bologna in hub della ricerca”.

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