Sport
20 Settembre 2014
Il Coni ha festeggiato una serata di ricordi e passioni alla Sala Estense

Pioggia di stelle al Galà dello Sport

di Redazione | 5 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

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È stata una festa a cui nulla è mancato la nona edizione del Galà dello Sport. Una Sala Estense calda e gremita ha assistito alle premiazioni delle stelle, quelle nazionali e quelle di casa nostra, intervallate da esibizioni, momenti istituzionali, momenti di gioia e di ricordi.

Nona edizione del Galà dello Sport dedicata ad Orlando Polmonari e la serata non può che iniziare con la consegna di una targa da parte di Massimo Magnani, ct degli azzurri dell’atletica, a Claudio Pasquali, nipote di Polmonari: “Mio nonno era un artista, sapeva vivere con passione la vita oltre che la ginnastica”.

Il saluto delle istituzioni, il prefetto Michele Tortora si dichiara felice nel condividere una serata in cui lo sport con i suoi valori è protagonista. “Il mio ultimo Galà – scherza Marcella Zappaterra –, ne ho fatti sei e di lavoro insieme se ne è svolto davvero tanto”. Simone Merli, alla sua prima volta da assessore ricorda che “l’amministrazione comunale non è un’entità ostile come spesso viene percepita, anzi: si lavora sempre per cercare di favorire lo sport, che è importante nella vita di tutti e la crescita del movimento sportivo è fondamentale per la realtà cittadina. Sono assessore da poco tempo, so che il mio aspetto può trarre in inganno: non vesto in giacca e cravatta, forse non possiedo nemmeno un abito elegante, sono stato criticato per non essere al top della forma – è l’outing di Merli che sorride e poi serio precisa –, ma ci sono persone che hanno un aspetto impeccabile e sono totalmente prive di valori. Io non ritengo di appartenere a questa categoria e proprio per questo motivo tengo a rassicurare tutti che mi impegnerò al massimo per far crescere lo sport a Ferrara”.

Pioggia di stelle sul palco della Sala Estense, quelle Nazionali ad aprire le danze: stella di bronzo al merito sportivo per Giulio Felloni, presidente delle Aquile, “papà della Mille Miglia a Ferrara”. Medaglia d’oro al merito sportivo per Marcella Tonioli, bronzo per Pierre Calderoni, Andrea Mazzoni e Matteo Zandi.

A seguire le “Stelle di Casa Nostra”: Simone Frigato grazie alla sua squadra di ciclismo è l’allenatore dell’anno, Giacomo Fortini è il giovane atleta dell’anno e Martina Santandrea la giovane atleta. Livia Ghetti, allenatrice della Santandrea, si dichiara orgogliosa della sua campionessa e di tutta la sua squadra in massima serie e precisa: “queste ragazze vanno benissimo a scuola, ed è basilare. La nostra disciplina (ritmica, ndr) dà tante emozioni, insegnamenti e magari porta a conquistare delle medaglie, ma non garantisce un futuro, quindi è importante che le mie atlete si impegnino in palestra, ma anche nello studio”. Marcello Matano, due volte campione italiano dei SuperWelter nel corso dell’ultimo anno, si è conquistato la stella come Atleta dell’anno, la “beffa” è che da una settimana Matano ha ceduto lo scettro in una prova in cui tanto ha da recriminare: “ringrazio tutti per questo riconoscimento e tengo a precisare che la scorsa settimana non è stato il mio angolo, né il mio allenatore a gettare la spugna, bensì il mio promoter. Ancora si poteva recuperare, il match non era finito. Mi spiace non essere qui stasera a festeggiare la riconferma del mio titolo, per quanto sia onorato di questo premio”.

Il premio alla carriera, sebbene la carriera sia ancora in corso, è andato ad un commosso Mario De Sisti, che ha ricevuto il premio dall’ospite d’onore della serata: Charlie Recalcati. Il calore dalla platea per i due big della palla a spicchi. “Sono stato fortunato – racconta De Sisti –, ho allenato in tre continenti diversi e questo mi ha arricchito culturalmente e socialmente. Di queste mie esperienze mi rimangono sempre impresse l’umiltà degli uruguayani e l’arroganza degli svizzeri”. De Sisti scherza e viene investito dagli applausi, così come Recalcati che racconta quanto la pallacanestro sia cambiata: “le generazioni sono cambiate, si bruciano più rapidamente, tutto è più veloce, anche il modo di pensare e di recepire informazioni da parte dei ragazzi è totalmente diverso e un buon allenatore deve comprendere questo e lavorare di conseguenza. La pallacanestro di oggi è sicuramente più fisica e meno tecnica. La programmazione è essenziale se si intende rimanere ad alti livelli”.

La serata ha continuato a consegnare premi: a Ronaldo il premio Campionati Studenteschi, a Susca il premio CIP; premio Integrazione per Lorenzo Brugiolo e premio Solidarietà per Davide Fratini.

Premio Società dell’anno per il movimento giovanile all’Accademia di Scherma Bernardi, riconoscimento per le promozioni ad Ariosto Pallamano e Pallacanestro Vigarano e come Società dell’anno a Spal 2013, per aver saputo ricreare l’entusiasmo e aver lavorato per il riavvicinamento della società Spal alla realtà cittadina. “Questo era uno dei nostri obbiettivi – spiega Simone Colombarini –, dopotutto noi stiamo gestendo un patrimonio di Ferrara. Siamo qui questa sera con i nostri giovanissimi atleti perché è su di loro che stiamo maggiormente puntando: loro sono il futuro”.

Il Premio Diamante per lo Sport quest’anno è andato alla memoria di Giancarlo Corà prematuramente scomparso lo scorso luglio, il riconoscimento è stato ritirato dai figli Michela e Massimo Corà.

Come è buffo il destino, mentre correva, mentre faceva ciò che più amava, lo storico organizzatore di CorriFerrara e FerraraMarathon ha lasciato per sempre le sue piste. Sorridono con gli occhi emozionati i figli di Giancarlo Corà, mentre Florio Ghinelli, assieme a Luciana Pareschi lo ricordano in tutta la sua stravaganza e l’amore per ciò che faceva. “La corsa era la sua vita – racconta Massimo –, per tanto tempo noi abbiamo anche odiato questa realtà, nostro padre viveva per questo e noi non capivamo. Poi con il tempo abbiamo imparato ad apprezzare anche noi ciò che lui amava così tanto, per questo tengo a precisare che continueremo il lavoro di papà. Quello che ci ha lasciato lo porteremo avanti, anche grazie a tutti i collaboratori che gravitano attorno alla realtà che ha saputo creare”.

È il momento dei saluti anche per questa edizione, a cui si associano ai ringraziamenti da parte di Luciana Pareschi per tutti i suoi collaboratori che quotidianamente si impegnano al suo fianco e che nel corso dei mesi estivi portano avanti il progetto Educamp. Il Buffet offerto dall’Ascom al Duca d’Este ha chiuso i festeggiamenti del nono Galà dello Sport ferrarese, in attesa di andare in doppia cifra con la prossima edizione.

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