Comacchio
20 Settembre 2014
Viaggio nel futuro tracciato per informare cittadini e attività produttive sulla minaccia per il territorio

Orte-Mestre, mobilitazione di Legambiente contro l’autostrada

di Mauro Alvoni | 3 min

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Il tracciato della futura autostrada (dal sito di Legambiente)

Il tracciato della futura autostrada (dal sito di Legambiente)

Legambiente aderisce alla mobilitazione organizzata dalla rete Orte-Mestre e organizza, nella giornata del 22 settembre, un viaggio “casa per casa” attraverso “i luoghi dello scempio”, dove inizierà il tracciato della nuova autostrada fino al Po, dando informazioni ai cittadini, incontrando gli agricoltori, raccogliendo interviste e  foto della campagna minacciata.

“Oggi più che mai – dichiara Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna – è necessario battersi contro un opera che garantirà vantaggi solo per coloro che gestiranno i cantieri lasciando al pubblico e ai cittadini l’eredità di saldare il debito. Il fallimento annunciato dell’autostrada Brebmi in Lombardia deve fare da monito. Nella drammatica crisi che sta vivendo tutto il Paese anche questa regione deve scegliere le vere priorità, che sono la tutela dell’agroalimentare, investire in interventi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio, in politiche per il trasporto ferroviario e non di buttare miliardi di euro di soldi pubblici in un opera devastante”.

Da Terni a Ravenna saranno tante e diffuse le iniziative e le mobilitazioni che questo fine settimana  verranno organizzate per dire No al progetto della nuova Autostrada da Orte a Mestre. Un progetto lungo 400 km, che attraversa 5 Regioni e prevede la trasformazione a pedaggio della E45 oltre alla realizzazione di una nuova autostrada (Romea) – definita “devastante” da Legambiente – in aree delicate come il Parco del Delta del Po, le Valli di Comacchio e del Mezzano. La sua realizzazione costerebbe oltre 10 miliardi di euro, di cui almeno 4 miliardi dovranno essere garantiti dallo Stato. Eppure una alternativa più economica e sostenibile per Legambiente esiste, ed è “quella di mettere finalmente in sicurezza la superstrada E45 e la SS309 Romea, deviando il traffico pesante sulla A13, potenziando il trasporto ferroviario attraverso l’Appennino e il collegamento con i porti dell’Adriatico”.

Sarà possibile seguire il tour del 22 settembre, attraverso gli account facebook e twitter di Legambiente Emilia-Romagna, e con l’hashtag #NoOrteMestre

“La manifestazione – spega Legambiente – è tanto più importante oggi perché il Governo Renzi con il Decreto Sblocca Italia ha deciso di dare un accelerazione al progetto e di spingere come priorità del Paese proprio le autostrade. Lo Sblocca Italia permette, infatti, una defiscalizzazione per 2 miliardi di euro per l’opera, superando una barriera posta dalla Corte dei Conti per opere come questa, in finanza di progetto”.

All’articolo 4, comma 2 del Decreto, si superano questi problemi permettendo al progetto di andare avanti e di beneficiare di risorse pubbliche. “Purtroppo – aggiunge Legambiente – quel provvedimento è un autentica sciagura per le politiche dei trasporti in Italia, per una visione arretrata delle infrastrutture e devastante per il paesaggio italiano. Basti dire che oltre il 47% delle risorse infrastrutturali va a strade e autostrade e solo l’8% viene destinato alle aree urbane, dove si concentrano i veri problemi di congestione e larga parte della domanda di mobilità del Paese. Neanche l’evidente e recente fallimento dell’autostrada Brebemi, praticamente senza auto,  ha convinto il Ministro Lupi ad invertire la rotta rispetto alle scelte infrastrutturali”.

Sul sito di Legambiente è possibile vedere la mappa del futuro tracciato della Orte-Mestre, le ortofoto del progetto, e un video del “volo” lungo la futura autostrada.

A questo link il volantino che sarà distribuito nei paesi e nelle aziende agricole lungo il percorso.

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