L’assalto dei dottori: a Ferrara in occasione dell’apertura del Remtech, il Salone sulle bonifiche di siti contaminati e sulla riqualificazione del territorio, sono stati assegnati, come di consueto da anni ormai, i premi Remtech 2014 alle migliori tesi di dottorato e a quelle in laurea magistrale. Se in Italia ampie zone del Paese necessitano di essere adeguatamente bonificate e ristrutturate, quando non ripensate, Ferrara, grazie a questo appuntamento, continua a porsi come punto di riferimento significativo e cruciale sul tema, almeno in fatto di ricerca e di attrattiva per il mondo dei più giovani.
“Offrire un premio ai laureati che si occupano di questa attività – spiegano Armando Zingales e Luca Scanavini, presidente e consigliere del Consiglio Nazionale dei Chimici, tra gli enti prmotori dell’iniziativa – può essere molto utile a sensibilizzare verso un’attività che in Italia resta sempre di forte attualità. Spesso, inoltre, nei diversi siti oggetto di bonifica sono già presenti infrastrutture e servizi, e questo consente di poter ottimizzare i costi d’intervento, riducendoli, e rendendo l’attività ancor più vantaggiosa dal punto di vista economico, oltre che ovviamente ambientale”.
Sei i giovani premiati dai soggetti artefici dell’iniziativa, Ilaria Pietrini Politecnico Milano), Lucia Pierro (Università Roma Sapienza), Ricardo Maddalena e Giuseppe Mancuso (Un. Catania), Agnese Lai (La Sapienza): oltre al Consiglio Nazionale dei Chimici che “sostiene” due tesi di laurea magistrale con 1000 euro ciascuna, anche l’Unione Petrolifera, Andis, Assoreca e Fise Assoambiente. “Il progetto è un messaggio lanciato anche ai giovani – chiariscono ancora I chimici presenti a Ferrara – ai quali bisogna tornare a spiegare il valore e la possibilità di una chimica nuova, sostenibile, che può e deve ascriversi responsabilità importanti in tema di tutela ambientale”.
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