Terre del Reno
18 Settembre 2014
Il Gad stigmatizza il silenzio dei sindaci sui problemi e sui progetti dell'area

Molino Boschetti: “Sindaci muti su ampliamento discarica”

di Redazione | 3 min

molino-boschetti1Cento. Il Gad, Gruppo Autonomo Discarica, torna alla carica sulla discarica di Molino Boschetti sottolineandone ancora una volta problemi e criticandone i progetti, oltre a stigmatizzare il silenzio dei sindaci coinvolti, Lodi di Cento e Toselli di Sant’Agostino.

Per il Gad, infatti, la discarica in questione “non serve al nostro territorio”, in quanto “da molti anni i rifiuti indivisi di tutta la provincia di Ferrara vengono portati all’inceneritore di Hera”. “Fummo soddisfatti – spiega il Gad – e ci fecero ben sperare alcuni anni fa, i sindaci Lodi e Toselli, quando, con i loro Consigli comunali votarono le delibere pro chiusura del sito Molino Boschetti. Poi gli eventi cambiarono in peggio, fino alla situazione attuale”.

Situazione che vede la “discarica 1” non più attiva da 15 anni, con il problema che “non è ancora stata ricoperta con teli impermeabili onde evitare il formarsi del percolato generato dalla pioggia che penetra tra i rifiuti: tale percolato si estende poi alle falde sottostanti sprovviste di protezione, aumentandone l’inquinamento”.

Per la “discarica 2” invece, con il documento Aia 10688 emesso da Ferrara Provincia, è autorizzato sia l’impianto di recupero biogas che l’impianto di ricircolo percolato. “Quest’ultimo – secondo il Gad – andrà a prelevare il percolato altamente inquinante dal fondo discarica per distribuirlo sotto traccia su tutta la superfice dei rifiuti, con le inevitabili conseguenze dovute ai materiali inquinanti”. “Fino ad ora – riferisce ancora il Gad – il percolato è stato prelevato e portato in appositi impianti di smaltimento, ma dopo rimarrebbe in loco per alimentare il ricircolo. Oltre ai due impianti sopra menzionati, il documento di autorizzazione Aia richiama anche un impianto di smaltimento calore, di cui un possibile utilizzo consiste nella vaporizzazione in loco di quel percolato rimasto alla fine dei cicli di ricircolo. Noi crediamo che tutto questo dia origine ad un bilancio ambientale assolutamente negativo, perché la stagnazione del percolato, non più asportato, non può che aumentare l’inquinamento locale a danno dei cittadini residenti”.

Infine la “discarica 3”, un’area dove sono parcheggiati i rifiuti post terremoto, ma che in futuro potrebbe contenere altri tipi di rifiuti, “dato che Molino Boschetti è stato inserito dal piano regionale rifiuti 2014-2020 tra le discariche ampliabili”. Con tali disposizioni la Regione Emilia Romagna per il Gad “ha completamente disatteso le delibere pro chiusura del sito, emesse dai due Consigli comunali, nel 2010 S.Agostino e nel 2012 Cento, senza che venissero registrate immediate e vibranti proteste dai rispettivi sindaci, mentre 480 cittadini inviarono osservazioni contrarie al provvedimento regionale”.

La delusione del Gruppo Autonomo Discarica rispetto all’operato di Lodi e Toselli è dunque forte “perché le problematiche sopra citate esistono da molti mesi, ma non ci risulta alcun loro documento con prese di posizioni significative e contrarie ai progetti, nonostante siano state inoltrate alle autorità locali interrogazioni e accesso agli atti, formulati dal gruppo consigliare Valore e Rispetto a S.Agostino e dal gruppo consigliare Noi Che… a Cento. Anche il gruppo consigliare di Massa Comune è fortemente impegnato, senza purtroppo ricevere risposte soddisfacenti”.

La richiesta del Gad ai sindaci è dunque quella di fare chiarezza e di far conoscere con urgenza le loro posizioni “suffragate da documenti ufficiali”. “Ma ci pare di capire – è l’amara constatazione del Gad – che il loro tergiversare assomigli molto al silenzio assenso che significa condividere e approvare i nuovi progetti. Come Gad ribadiamo le nostre richieste note fin dall’inizio: non vogliamo il ricircolo percolato e non vogliamo il possibile ampliamento della discarica”.

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