Dal 15 settembre è in vigore il servizio invernale per gli autobus Tper e per la frequentatissima linea 11 arriva la novità di un “taglio”, non al percorso, bensì alla… dimensione dell’autobus stesso. Lo segnala, criticando la decisione arrivata “per diktat comunale”, un dipendente autista, che riferisce di come i “grandi e comodi autobus lunghi 12 metri a metano” siano stati sostituiti sulla linea 11 dagli autobus a 9 metri a gasolio.
Per l’autista Tper i disagi per gli utenti sembrano essere inevitabili: “In un autobus più corto ci stanno meno persone, meno passeggini, sono dilatati i tempi di carico e scarico alle fermate, i passeggeri non riescono ad utilizzare correttamente le porte di entrata e uscita (peccato mortale sanzionabile dai controllori, peraltro). Tutto questo sulla linea 11 che ha sempre (per fortuna) caricato tanti passeggeri e che è sempre stata in difficoltà a rispettare gli orari, fatto aggravato da qualche anno dall’agghiacciante tempo di chiusura del passaggio a livello di via Bologna”.
“Francamente – commenta il dipendente Tper – è incomprensibile l’atteggiamento degli enti locali: se ci mettono i soldi sbagliano decisioni (Comune), se non ci mettono i soldi se ne disinteressano (Provincia). L’agenzia per la mobilità (che costa al trasporto pubblico ferrarese almeno 800mila euro l’anno tra affitto che Tper deve pagare per gli immobili e contributi che l’agenzia si trattiene per la gestione della mobilità, fonte bilancio consuntivo Ami 2013) pare inerme di fronte a queste decisioni scellerate che creano difficoltà per l’utenza che ancora osa utilizzare l’autobus”. “Non voglio piangere sullo stato generale della categoria degli autoferrotranvieri (con il contratto nazionale fermo da sette anni, finanziamenti statali e regionali sempre in forse, vita lavorativa allungata in modo preoccupante), perchè sono mali comuni a troppi lavoratori dipendenti e non risolvibili dagli enti locali. Voglio solo che i nostri passeggeri, che con la loro costanza ci garantiscono ancora un lavoro, sappiano chi ringraziare quando purtroppo (e succederà presto) non avranno spazio per salire sull’11 troppo piccolo”.
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