di Francesco Fiore

Le tavole sono imbandite e la gente inizia a popolare via Carlo Mayr già dalle 20, ora di inizio della “Cena di quartiere” organizzata dall’associazione di promozione sociale Basso Profilo. Ieri sera nel tratto tra Piazza Verdi e Via San Romano, pedonalizzato per l’occasione, 100 metri di tavolate per 360 posti a sedere sono stati imbastiti per chiunque voleva fare una cena diversa, all’insegna della socialità e della condivisione.

Raggiunta la sua quinta edizione l’evento Ricette Urbane, parte del più ampio progetto Ri-generazione Urbana, raccoglie da subito una grande partecipazione, come fa notare una Maria Giovanna Govoni, una delle organizzatrici. Diversi gruppi di persone, giovani e meno giovani, cenano all’aperto condividendo pietanze e bevande portate da casa.

“L’obbiettivo del progetto – spiega Maria Giovanna – è quello di riattivare gli spazi urbani e ricreare una socialità che, anche all’interno di un contesto piccolo come un quartiere, si sta perdendo. In questo caso lo strumento per farlo è il cibo”. “Questo quartiere è un melting pot in quanto gli spazi sono condivisi tra diversi gruppi: dagli abitanti, ai proprietari degli esercizi commerciali e i giovani che ogni sera popolano questa zona. Con questa iniziativa si vuole creare un momento di condivisione tra tutti coloro che frequentano questa particolare parte del centro, per socializzare e… conoscere il tuo vicino”.

L’organizzazione dell’evento è molto semplice, motivo per cui – a detta degli organizzatori – riscuote tanta partecipazione. Non ci sono regole, non si paga nulla, basta presentarsi con qualcosa da mangiare e con lo spirito di voler socializzare e condividere. “È un evento in cui chiunque partecipa e contribuisce con quello che può e quanto vuole dare, esercizi commerciali compresi, che hanno fornito birra, kebab e altre cose utili”. “Questo progetto non vuole porsi come una soluzione ma come un incentivo, a cui seguano altri eventi che promuovano socialità e aggregazione tra i cittadini fino magari a organizzare, in ogni quartiere, una cena come questa”.