Poggio Renatico. Sono stati guidati dai radar del centro di comando delle operazioni aeree dell’Areonautica Militare di Poggio Renatico i due caccia Eurofighter Typhoon che hanno scortato nel primo pomeriggio di ieri un volo della Middle East Airline proveniente da Ginevra e diretto a Beirut per il quale si è sospettato che potesse avere a bordo un ordigno esplosivo dopo che il proprietario di uno dei bagagli caricati in stiva non era presente sull’aeromobile.
L’allarme è scattato intorno all’ora di pranzo una volta arrivata la comunicazione della discrepanza tra i bagagli imbarcati e i passeggeri a bordo dal comandante del volo ME214. Su ordine del Nato Combined Air Operation Center di Torrejon, in Spagna, si sono immediatamente messi in volo i due caccia, decollati da Grosseto, che si sono messi sulle tracce dell’aeromobile. L’urgenza del momento ha fatto sì che i due Eurofigher rompessero anche il muro del suono sui cieli a nord di Roma, provocando un boato che ha scatenato un numero significativo di telefonate dei cittadini ai servizi di emergenza dalla valle dell’Aniene alla ciociaria.
Il volo, con 118 persone a bordo, è stato quindi scortato all’aeroporto di Fiumicino – dove per l’occasione era atteso dagli artificieri, dal personale sanitario e dai vigili del fuoco –, dove dopo la chiusura di due piste adiacenti è stato fatto atterrare alle 14 e poi fatto spostare in un’area decentrata.
I passeggeri sono stati immediatamente fatti evacuare e solo successivamente gli artificieri hanno preso in carico il bagaglio, un borsone nero, trovandoci tuttavia all’interno solo un set di tazzine da caffè, una confezione regalo e alcuni effetti personali.
Dopo i nuovi controlli di rito su tutti i bagagli, sia in stiva che a mano, effettuati dalla polizia di frontiera e dalle unità cinofile, il volo è decollato di nuovo in direzione della sua destinazione originale intorno alle 17.30.
Solo pochi giorni fa il ministro dell’interno Angelino Alfano ha annunciato che l’Italia è uno dei Paesi a rischio attentati a causa del suo ingresso nella lista delle nazioni da colpire da parte dell’Isis, l’organizzazione terroristica che ha pubblicato un terzo video annunciando la decapitazione di un cooperante britannico, David Haines, e il mantenimento come ostaggio di un altro cittadino proveniente dal Regno Unito. L’uccisione di Haines è la terza decapitazione di alto profilo filmata e distribuita dall’Isis dopo quelle dei giornalisti statunitensi James Foley e David Sotloff, entrambi rapiti nel 2012 e nel 2013 rispettivamente in Siria da organizzazioni criminali e consegnati solo successivamente nelle mani dei miliziani dello Stato Islamico in Iraq e Siria.