Mi sono chiesto come mai Forza Italia in tutta la regione resti all’opposizione e a Ferrara invece vada in lista con il PD. E mi sono chiesto anche da dove venga il livore, nei confronti dei Fratelli d’Italia, di giovani come Cimarelli e Fornasini che sono politicamente nati in AN. Le motivazioni che li hanno spinti a voler, a tutti i costi, penalizzare i loro alleati per ottenere una poltroncina in più in elezioni così poco significative come quelle provinciali.
Forse la volontà di smarcarsi con forza dal loro passato di destra per accreditarsi maggiormente in uno più centrista, ma questo non giustificherebbe comunque gli accordi con il PD, il cui principale nemico degli ultimi vent’anni si chiama Silvio Berlusconi. I coordinatori di FI sono arrivati a sostenere che il sottoscritto abbia fatto questa polemica per ottenere visibilità per le prossime regionali, come non sapessero che l’elezione, o nel mio caso la rielezione, non dipende dalle questioni locali ma sarà frutto di logiche matematiche tutte regionali.
Purtroppo, allora, mi sono dovuto convincere che dietro tutto ciò, che certamente non fa bene al centrodestra e alla sua eventuale coalizione, se mai dovesse ancora esserci e comunque solo in funzione di accordi romani, vi è un nuovo modo di fare politica, più spregiudicato, senza i limiti naturali dettati anche dalla coerenza personale. E così per Cimarelli, Toselli e Fornasini, ho coniato un neologismo: il ‘Para…politico’, un politico giovane all’anagrafe ma che per opportunismo e convenienza sembra ‘paracadutato’ dalla Prima repubblica. Ma raccontare bugie ai loro elettori non gli farà crescere le probabilità di successo né politico, né personale. Toselli capace di unire il centrodestra? per ora si è dimostrato certamente capace di unirsi al PD, visto che governa Sant’Agostino in questo modo. La lista Gol è una civica e può fare ciò che crede, e unirsi ai civici in alcune occasioni ci può stare, unirsi ai nemici storici non credo. E per averne conferma, i nuovi coordinatori di Forza Italia, basterebbe si confrontassero di più con i loro elettori.
Mauro Malaguti – Consigliere regionale FdI