Cento. Circa 200 espositori, di cui la metà provenienti da fuori provincia, lungo un percorso lungo circa un chilometro e mezzo che si snoderà tra via Santa Liberata e piazza Guercino; negozi invitati a rimanere aperti fino a tardi per tutta la tre giorni; un consistente investimento nella comunicazione dell’evento che raggiungerà anche le province di Bologna e Modena.
È stata presentata così questa mattina all’interno di Palazzo Pannini la 430esima edizione della fiera campionaria di Cento – che prenderà il via alle 19 di giovedì 4 settembre all’interno del sistema del settembre centese – la quale, nonostante il cambio forzato di location dovuto al terremoto, vuole dare comunque qualcosa a un “centro storico vivo e vitale, tanto che oggi su via Guercino è in corso il mercato contadino”, per dirla con le parole dell’assessore alle attività produttive Pier Paolo Busi, presente in conferenza stampa in rappresentanza dell’amministrazione.
“La fiera campionaria è un evento che ha una natura commerciale, ma coinvolge comunque tutti i settori e le anime del centro storico ed in un anno in cui non si è potuto festeggiare il carnevale diventa probabilmente la più grande manifestazione dell’anno a Cento”, spiega Daniele Rubino, presidente della Pro Loco.
“Quest’anno – prosegue Rubino – abbiamo fatto una promozione molto importante dell’evento in sintonia con alcuni media partner radiofonici e televisivi come Radio Bruno e Trc, la più importante emittente della provincia di Modena. Questo e la cartellonistica che ha raggiunto anche alcune aree centrali di Bologna ci fa ben sperare per quanto riguarda l’afflusso di persone”.
Alla fiera campionaria – “che il sei settembre vuole riproporre sebbene in misura minore l’esperienza dello sbaracco coi commercianti in fiera”, racconta Busi –, parteciperanno secondo gli organizzatori espositori provenienti da tutta Italia e che copriranno un po’ tutti i settori economici. “Abbiamo voluto evitare per quanto possibile di riempire la fiera di venditori di pannelli solari come è accaduto quando ci fu il boom degli incentivi, o dei venditori di condizionatori. La gastronomia poi, che rappresenterà un po’ tutto il territorio, ci ha dato una mano in questo”.
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