In merito alla mia richiesta di ordine del giorno presentata durante l’ultimo consiglio comunale ci tengo a precisare alcune cose, anche in risposta a quanto dichiarato dal presidente del Cesb Marco Magnani.
Prima di tutto probabilmente non è chiaro il tema cardine del documento che è quello del lavoro nero o gravemente sfruttato che nulla ha a che fare con il problema dell’abusivismo commerciale o nello specifico dei venditori ambulanti sulle nostre spiagge. Si perché di problema si tratta, come scritto nel documento presentato “Ma siamo così sicuri che questo sia il problema più annoso nel nostro territorio?” ma solo uno dei problemi che affliggono il comparto turistico italiano e ancor di più quello del comune di Comacchio, ma non il più gravoso per le nostre imprese turistiche. Chi dichiara questo mente sapendo di mentire.
Ma se parlare di legalità oggi nel nostro territorio voglia dire solamente parlare di abusivismo commerciale e di “vù cumpra” credo si sia nettamente fuoristrada e che sia ora di affrontare tutti gli problemi che affliggono il nostro turismo in modo più organico e funzionale alla risoluzione delle vere problematiche che affliggono il comparto. Se poi, come dichiarato da Magnani, i “vù cumpra” sono “il” problema vorrà dire che tutti gli sforzi verranno fatti in un’unica direzione; ma che poi non si venga a parlare di viabilità, marketing o altro. Ci tengo a precisare che nelle mie dichiarazioni non è stato di fatto mai puntato il dito contro nessun specifico settore imprenditoriale presente sul nostro territorio, ma è stata messa in evidenza una “cattiva usanza” frutto di una errata cultura entrata ormai nel nostro DNA che solo attraverso la discussione, l’informazione e il confronto potrà attraverso le future generazioni essere estirpato. Non è più possibile giustificare la non legalità con la non legalità e far ricadere sempre di più il peso della crisi sui lavoratori.
Inoltre è fuori dubbio che ci siano responsabilità forti da parte dello Stato che non agevola le imprese strozzandole e portandole all’agonia a colpi di tasse e burocrazia e che la nostra amministrazione forse ancora troppo poco stia facendo per dare davvero quella ventata di aria nuova di cui tutta la comunità avrebbe estremamente bisogno; probabilmente non si ha attraverso la creazione di nuovo ricettivo la soluzione di tutti i mali, visto che basta girare per i nostri 7 lidi comacchiesi per rendersi conto quale sia oggi la qualità offerta dal ricettivo già presente.
Questi sono gli argomenti che secondo me dovrebbero essere al centro delle discussioni ed accomunare chi ha deciso di investire il proprio denaro nel nostro territorio, i lavoratori e gli amministratori. Enormemente grave sarebbe commettere l’errore di spostare l’attenzione verso altri temi che molto di più accendono l’opinione pubblica ma che sono lontani dalle vere problematiche; cioè quello che da molti anni fa chi ci governa.
Fabio Cavallari
Capogruppo consigliare di Centro-sinistra per Comacchio