Filo di Argenta. Riprenderà entro la seconda settimana di settembre la produzione nello stabilimento delle ceramiche Cercom di Filo di Argenta. Il gruppo Serenissima Cir ha confermato infatti ai sindacati gli impegni assunti durante l’incontro del 2 agosto, quando venne annunciata la fine della cassa integrazione, in vigore dallo scorso febbraio, e il riavvio dell’attività produttiva entro settembre. Ieri la Femca-Cisl di Ferrara e la Filctem-Cgil hannno avuto un nuovo incontro con il gruppo industriale reggiano, che ha fissato una data approssimativa – tra circa due settimane – per partire con le nuove produzioni.
Né i sindacati né l’azienda negano “i problemi che da tempo attanagliano il settore ceramico”, tuttavia la ripresa della nuova produzione sarà garantita grazie anche a un’importante commessa in conto terzi annunciata un mese fa ai sindacati. “Dopo ben otto mesi di cassa integrazione con la piena fermata degli impianti – scrivono i sindacati -, oggi a fronte di richieste di alcuni prodotti del marchio ma soprattutto una importante partnership che in questa fase consentirà produzioni esterne, si rimette in marcia l’azienda”.
I quasi 90 lavoratori che compongono l’organico riprenderanno quindi pienamente la loro attività “con l’auspicio che – continuano i rappresentanti sindacali -, nonostante i problemi che attanagliano il settore ceramico da tempo, le politiche e le scelte aziendali consentano buone prospettive per il futuro, anche a fronte di collaborazioni più strutturali. I lavoratori e il sindacato in questi mesi, pur manifestando sempre e fortemente la loro preoccupazione, hanno sempre tenuto un atteggiamento responsabile che consentisse alla proprietà di mettere in campo le opportune iniziative per uscire da questa difficile situazione”.
Si chiude così l’incubo licenziamenti che da mesi attanagliava i dipendenti Cercom, anche se ora l’obiettivo dei sindacati è quello di ricevere garanzie anche nel lungo periodo da parte del gruppo Serenissima Cir: “Ci auguriamo che la ripartenza dello stabilimento non sia effimera – concludono Femca e Filctem – ma legata a nuove strategie che possano consentire una “serenità” lavorativa degna del contributo professionale che hanno sempre dimostrato i Lavoratori di questa importante realtà produttiva di piastrelle del nostro territorio”.