Eventi e cultura
27 Agosto 2014
Molti i linguaggi del festival degli artisti di strada: dalla musica ai giocolieri, dal teatro ai tarocchi

Gli occhi del Buskers Festival

di Redazione | 5 min

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Immergersi nella manifestazione ideata dal visionario Stefano Bottoni, il Ferrara Buskers Festival, è un continuo tripudio di suoni ed emozioni, ovunque si volga lo sguardo, qualunque via del centro cittadino si percorra: musicisti provenienti da ogni dove abbracciano i propri strumenti, o la loro sola voce, con maestria, pronti a regalare emozioni sempre nuove. Ai piedi di questi, i cappelli o le custodie aperte chiedono silenziosamente un gesto a sostegno di una scelta di vita (e di un lavoro), e la folla circonda ogni postazione appena le campane suonano le 18 in punto. Eppure, poco distante da arpe e strambi violoncelli a testa di cavallo, per tutta via S. Romano, non stride neppure una corda. Nell’area “esoterici”, attorno ai tavoli che spuntano qua e là, un silenzio di mistero circonda le carte dei tarocchi ordinatamente disposte o gli inviti degli artisti che si offrono di leggere la mano. Così, tra una linea del destino profonda e un Monte di Giove di difficile decifrazione, ci si imbatte nella maschera piumata della ‘Dama degli occhi’.

Seduta quasi a parer pietra, sotto gli abiti scenografici, Stefania Passanese aspetta che qualche passante vinca l’imbarazzo e si avvicini: bastano pochi minuti, e si forma una lunga coda. Oggi, come da 23 anni. “Chi si ferma qui, a chiedermi che gli si leggano gli occhi – spiega l’artista – mi offre la parte più vulnerabile di sé, e da quello spiraglio io provo a leggere il profondo”. Forse davvero l’anima se ne corre per tutto il corpo e la si può scorgere solo attraverso l’iride, è certo però che lo sguardo, con la sua forza d’attrazione, permetta “uno scambio di energie” che la sensibilità può tradurre in parole.

La sensibilità di Stefania deriva da “30 anni di esperienza nella teatro-terapia e dal linguaggio del corpo – continua – che ho potuto studiare lavorando con i bambini che presentavano problemi comportamentali”, e così la lingua muta dell’anima pare aver trovato uditore: basta lasciare che le pupille incontrino quelle della Dama per pochi minuti per sapere, attraverso i bigliettini che si riceve in cambio, cosa queste le hanno riferito. Si potrebbe dire che sia strano affidare ad una sconosciuta la parte più inconscia dell’io, eppure “la gente non solo è in cerca di considerazione, ma del sé, e forse io posso aiutarla a comprendere”.
Una maschera nera copre il volto di Stefania, ‘solo’ gli occhi si offrono al pubblico: 23 edizioni del Festival sono tante, e la città è cambiata sotto al suo sguardo. Ferrara ha gli spazi appropriati e l’acustica particolare per una manifestazione di tale portata, è “il luogo giusto, come molte altre città mai potranno essere”. L’artista racconta che la monumentale Roma, la storica Firenze, e così Milano e Venezia sono “città troppo piene di sé, dove le persone si stancano nel veder persone”, ma qui, a Ferrara, “nella fiera città della cultura, i cittadini hanno la possibilità di vedere un mondo diverso, diverso da ciò che vedono tutto l’anno”.

Il Buskers Festival è una finestra aperta su una realtà sconosciuta, lontana, una forma di spettacolo che colleziona vite da tutto il mondo e le offre per una intera settimana alla città estense, così che questa “veda demolire la propria freddezza – continua con il sorriso la Dama degli Occhi – dall’entusiasmo degli artisti di strada”. L’eterogeneità delle esibizioni è inebriante, e al pubblico, ad ogni angolo, è offerta una emozione differente, dai giocolieri in corso Giovecca, all’artigianato del Giardino delle Duchesse, allo spazio bimbi di Piazza della Repubblica. Tutta questa divisione, però, non convince gli occhi di Stefania, che si perdono a ricordare “quando per il pubblico era una continua sorpresa, una sempre nuova ricerca”, e la settorialità di questa edizione, dunque, forse, “perde un po’ di significato”.

Rotazione musicisti – dove e quando ascoltare
Da questo pomeriggio, la presenza dei Buskers a Ferrara diventa stanziale: fino a domenica 31 agosto si potrà assistere alle esibizioni dei 20 gruppi invitati e delle centinaia di artisti presenti, tutti i pomeriggi (18-20) e tutte le sere (21.30 – 24). Ecco dove ritrovare i musicisti invitati alla 27esima edizione nella giornata di domani, mercoledì 27 agosto.

Piazza Cattedrale: ore 18, Balinka // ore 21.30, Rainbow Girls
Piazza Trento Trieste: ore 18, Alex Hahn & The Blue Riders // ore 21.30, Oh Peta!!
Piazza Castello: ore 21.30, Light in Babylon
Piazza Municipale: ore 18, Hosoo & Transmongolia // ore 21.30, Cellostrada Quintet
Piazza della Repubblica: ore 18, Itchy Teeth // ore 21.30, Khukh Mongol
Piazza Savonarola: ore 18, Harp – Agon Z.T. // ore 21.30, Skarallaos
Via Mazzini, 32: ore 18, Adrian & Martin – Rumba 2 // ore 21.30, Sedaa
Via Mazzini, 94: ore 21.30, Adrian & Martin – Rumba2
Via Garibaldi, 9A: ore 18, Khukh Mongol
Via Garibaldi, 90: ore 21.30, Ars Nova Napoli
Via Canonica, 10: ore 18, Kidnap Alice // ore 21.30, Hosoo & Transmongolia
Via S.Romano, 7: ore 18, Guents dy Rincon // ore 21.30, Balinka
Via Carlo Mayr, 29: ore 21.30, Guents dy Rincon
Viale Cavour, 10: ore 21.30, Harp – Agon Z.T.
Via Contrari, 14: ore 21.30, Itchy Teeth
Via Cairoli, 44: ore 21.30, EMIAN PaganFolk
C.so Porta Reno, 60 (S.Paolo): ore 21.30, Alex Hahn & The Blue Riders
C.so Giovecca, 23: ore 21.30, Kidnap Alice
Via Adelardi, 33: ore 21.30, Neutral Ground Brass Band

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