Il cartello della discordia potrebbe portare in futuro problemi alla maggioranza? La durissima risposta di Tagliani alla replica di Raffaele Goberti, titolare del supermercato Conad in via Garibaldi, sconfessa quanto detto poco più di un giorno fa dal suo assessore al commercio Roberto Serra. E anche il programma elettorale di Ferrara Concreta, di cui proprio Serra è bandiera in giunta.
“Non credo che la questione possa essere affrontata con slogan o battute su Facebook (…); il problema merita approfondimento politico ed un confronto con le categorie: ogni suggerimento può essere utile ma dobbiamo essere consci che una società civile rispetta le leggi dello Stato, piacciano meno”, ha avuto a dire l’assessore secondo quanto riportato domenica dalle pagine ferraresi del Resto del Carlino.
Approfondimento politico e confronto che non trovano posto però nella replica del sindaco: “non cadrò nella ipocrita tentazione di elevare inutili contravvenzioni a disgraziati, nullatenenti, gravando di costi inutili l’attività di una Polizia Municipale, chiamata ad affrontare situazioni ben più serie in città e sulle quali domani o dopo le locandine dei giornali archiviata la ‘querelle del cartello’ mi chiameranno a giudizio”, ha scritto il primo cittadino nella nota stampa.
L’elezione di Serra tuttavia si deve anche al programma elettorale della sua lista il quale, nella sua concretezza, è chiarissimo. Punto 11, sicurezza, sottosezione 11a: “Potenziare la lotta contro l’abusivismo, l’accattonaggio e contro tutti quei fenomeni di degrado nonché di violazione del decoro urbano pregiudizievoli per la comunità e per Ferrara, città patrimonio universale”, si legge.
E in ottemperanza a questa promessa, secondo quanto viene riportato da alcune fonti, qualcosa si sta muovendo. Pare essere nell’aria la presentazione da parte di Ferrara Concreta di un progetto sul tema, tanto che secondo quanto riportato sarebbero in corso alcuni contatti con Matteo Fornasini, consigliere comunale di Forza Italia al lavoro da qualche giorno sullo stesso tema. La consapevolezza di Ferrara Concreta del fatto che ciò non sarebbe tuttavia una priorità per Tagliani renderebbe anche possibile un fronte comune con Forza Italia, con la quale, se non dovessero registrarsi resistenze tra gli iscritti al movimento, non ci sarebbe alcun problema ad avviare una collaborazione limitata al tema dell’accattonaggio.
L’assessore al commercio dal canto suo non conferma né smentisce – “di questo ne dovrete parlare col presidente, che non sono più io da parecchio ma è Orsatti”, che al momento si trova tuttavia in vacanza, ndr –, ma fa comunque presente che “su quello che consente di fare la legge si può discutere di tutto e se arriveranno proposte faremo le nostre valutazioni”. “Chiederò al sindaco – conclude Serra – se esistono ragioni di preclusioni al confronto. Tuttavia per parlare di racket serve essere certi di quel che si dice. L’accattonaggio non è più un reato, e se esistono situazioni conclamate si configurerebbero altre accuse, mentre se sono cose estemporanee non sussisterebbero ipotesi di reato di nessun genere”.