Eventi e cultura
23 Agosto 2014
Dopo l'affollata anteprima di ieri a Comacchio il festival approda finalmente nella sua sede naturale

La magia dei buskers invade Ferrara

di Redazione | 9 min

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buskers festival 2014 da ellaStupirsi è la parola magica. Dopo le anteprime di giovedì a L’Aquila e di ieri sera a Comacchio, la 27esima edizione del Ferrara Buskers Festival approda in città dove fino al 31 agosto animerà strade e piazze (con un pausa per la tappa a Lugo il 25). L’inaugurazione con un concerto davvero speciale. Violini, flauti, trombe e tromboni, violoncelli, oboi, viole e contrabbassi, guidati da un simpatico direttore d’orchestra, sabato 23 agosto alle 17.30, si dispongono in piazza Castello per dar vita ad una performance divertente e super contagiosa. È la Gaga Symphony Orchestra, ensemble di 54 elementi, tutti under 30, con la missione di far conoscere ed apprezzare la musica classica attraverso nuove forme e proposte musicali, che non lasciano indifferente nessun tipo di pubblico.

Brani del repertorio classico si mescolano con disinvoltura ed un pizzico di follia a ritmi dance e pop, e così ci si ritrova davanti ad un’orchestra sinfonica a ballare pezzi di successo e hit del momento. I musicisti sono professionisti e provengono da Padova e dai conservatori del Veneto e non vedono l’ora di far sbizzarrire gli spettatori del festival, giunti da ogni angolo per immergersi tra le centinaia di show proposti da artisti di tutto il mondo, che a partire dalle 18 prenderanno vita tra le vie e le suggestive piazze ferraresi fino alla mezzanotte. La Gaga Symphony Orchestra si esibirà anche dalle 19.30 alle 21.30.

buskers 2014 comacchio 2Intanto la magia del Buskers Festival ieri sera ha entusiasmato gli spettatori di Comacchio, che in massa hanno seguito le performance dei musicisti dell’edizione 2014. L’accogliente e romantica città lagunare ha abbracciato suoni e performance di cento musicisti dalle più eclettiche nazionalità e dai generi più disparati. Canti mongoli – è la Mongolia la nazione ospite di quest’anno – ritmi celtici, sonorità folk, l’energia della world music, rock, blues, jazz, le sperimentazioni musicali più insolite e gli strumenti provenienti anche da tradizioni sconosciute d’oltreoceano, che hanno invaso il centro storico della cittadina lagunare per una serata ricca di emozioni. I Trepponti, il Ponte degli Sbirri, passaggi e vie sono diventati lo scenario speciale di una notte cosmopolita dalla quale migliaia di persone si sono lasciate contagiare. Tanti anche i fotografi e gli spettatori che hanno sfoderato le loro macchine fotografiche, smarthphone e tablet, per cogliere e rivivere i momenti e le immagini più suggestive degli artisti e il loro grande coinvolgimento di pubblico. A proposito, la community Instagramers Ferrara, in collaborazione con l’Associazione Ferrara Buskers Festival e il liutaio Francesco Bedini organizza un challenge fotografico per tutti i giorni del festival. Basta lasciarsi ispirare dalle performance degli artisti e condividere i propri scatti con entrambi gli hashtag #buskersfe2014 e #igersferrara. Le foto parteciperanno ad una selezione finale e ad una mostra fotografica.

Da oggi anche Ferrara è pronta ad accogliere la “carovana” del Ferrara Buskers Festival con il consueto entusiasmo e interesse. Canti sciamanici, musica spirituale africana, armonie del Medio Oriente, danze esotiche e antiche sinfonie. L’impensabile al Ferrara Buskers Festival, dove ogni sperimentazione musicale, dalle più remote a quelle più innovative, trova il suo spazio, a diretto contatto con il pubblico e a prova dei più curiosi cool hunter della musica. Saranno 1.200 artisti ad esibirsi tra le strade e le piazze cittadine, 304 gruppi provenienti da 46 nazioni.

buskers 2014 comacchio 3Lo spirito della Mongolia.

Musica mistica, canti vibranti e contorsionismi negli spettacoli open air dei 4 gruppi invitati provenienti dalla Mongolia, la nazione ospite di quest’anno, omaggiata  con una serie di iniziative tra cui una mostra nella biblioteca Ariostea di Ferrara. I musicisti mongoli portano con sé storie e antichi rituali, esibendosi in canti diplofonici, danze sinuose e strumenti tradizionali come il Morin Khuur (Patrimonio Orale e Immateriale Unesco). L’immaginazione corre tra sconfinate steppe, cavalli selvaggi al galoppo e nomadi viandanti nello spirito della natura. L’omaggio alla Mongolia nasce dalla collaborazione con l’Ambasciata mongola in Italia e Nomad Adventure.

Sempre più EcoFestival.

Per il quarto anno consecutivo il Ferrara Buskers Festival dà vita al Progetto EcoFestival – ideato dal Direttore Organizzativo Luigi Russo – che sancisce un modo innovativo ed ecologico di vivere la manifestazione, la quale ha ottenuto la certificazione Iso 20121 e il Premio CulturaInVerde. Nei primi 3 anni sono state risparmiate 30 tonnellate di CO2, con -57% di rifiuti raccolti a terra e nei cestini durante il festival e la riduzione di 16 quintali di carta per la promozione e l’organizzazione del Festival. Contributo determinante per la riuscita del progetto, la collaborazione degli ecoassistant napoletani dell’Associazione CleaNap e dei ragazzi dell’Associazione Viale K di Ferrara, tutti impegnati nell’incentivare la raccolta differenziata e le buone pratiche di sostenibilità. Anche per il 2014 si moltiplicano le attività green: non ci saranno affissioni di manifesti (tranne che nelle città del festival) e verrà data un’ulteriore accelerazione al progetto di digitalizzazione dell’informazione attraverso un più marcato uso del web e dei social network.  Inoltre, grazie al main sponsor Gruppo Hera, sarà disponibile in  piazza TrentoTrieste la “Sorgente Urbana” che distribuirà gratuitamente acqua refrigerata e, dal 29 al 31 agosto, anche  il Raee-Mobile, un container itinerante per raccogliere rifiuti elettrici ed elettronici, che rientra nel progetto Life-Identis WEEE (per garantire tracciabilità dei RAEE). Fortemente consigliato infine l’uso del bicchiere del Festival al fine di ridurre il materiale usa e getta.

Sapori green ed equosolidali.

Per la prima volta, nel Chiostro di San Paolo ci sarà un punto di ristorazione vegana, in linea con lo spirito ecologico della manifestazione, considerando che consumare alimenti che non sono di provenienza animale riduce lo sfruttamento di suolo e acqua. Un’altra novità è SaporiVicini@FerraraBuskersFestival, per far conoscere i prodotti di filiera corta del territorio. Inoltre quest’anno il festival ha sancito un’importante partnership con Altromercato, la maggiore organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia (www.altromercato.it). Durante i giorni della manifestazione sarà anche possibile visitare la nuova Bottega Altromercato,  situata in via Garibaldi 26.

Il Grande Cappello.

Si riconferma poi il progetto di solidarietà attiva del Grande Cappello, realizzato in collaborazione con Ibo Italia, quest’anno dedicato ai ragazzi dai 14 ai 18 anni nell’ambito dell’iniziativa Piccoli Volontari Crescono. I ragazzi saranno coinvolti in importanti campi di lavoro e iniziative di volontariato in Italia e in Europa. Alle porte ideali del Ferrara Buskers Festival 16 giovani di tutto il mondo – provenienti da Italia, Turchia, Spagna, Repubblica Ceca, Taiwan, Russia, Serbia e Belgio – con i volontari ferraresi accoglieranno il pubblico, il quale potrà spontaneamente donare un piccolo contributo destinato a progetti di solidarietà.

buskers festival 2014 pubblicoI protagonisti.

Più orientaleggiante del solito e con lo sguardo su terre esotiche, radici ancestrali e sperimentazioni sonore, il Ferrara Buskers Festival 2014 è pronto a stupire il pubblico con i suoi 20 gruppi invitati. Sanno stupire e coinvolgere gli “Ars Nova Napoli”, vincitori nel 2013 del contest “Vota il tuo busker preferito”, che dalla città partenopea portano in giro la dirompente musica popolare del sud Italia e le danze dell’Est Europa. E sanno emozionare i “Cellostrada, 5 musicisti di violoncello provenienti dalla Polonia, che ad ogni esibizione conducono gli spettatori in suggestive atmosfere fatte di musica classica, pezzi folk, latini e colonne sonore di grandi film. Il tornado “Oh Peta!” arriva invece da Barcellona volando sul vento del reggae e della world music, tra son cubano e rumba. Ballate medievali e canti sciamanici si mescolano con le armonie nordiche, irlandesi e celtiche della band campano-salentina degli “Emian Pagan Folk”. Un concentrato di ritmi stomp folk, rock ‘n’ roll, con spruzzi di gypsy americana per un arcobaleno di suoni esplosivi, melodie e voci dalla forte carica espressiva: è il sound inconfondibile delle “Rainbow Girls”, l’esclusiva band tutta al femminile proveniente da Santa Barbara (California) che, dopo aver incantato il pubblico nella scorsa edizione del festival, torna a grande richiesta. Stupore poi per la performance di “Matakustix”, un vero e proprio musicista multitasking, che dall’Austria viaggia dappertutto con il suo Klavichello, uno strumento da lui costruito a forma di violoncello, con pedali e rami sonori. Contaminazioni musicali, beat box, brani folk interpretati con uno stile tutto personale fanno parte del suo innovativo spettacolo. Chi vuole lanciarsi in danze orientali, tribal fusion, passi zigani, ma anche coreografie moderne deve fare un salto dai “Balinka”, 4 musicisti e 2 ballerine che da Lipsia trasformano ogni show in una festa. Un’energia esuberante fatta di ska, reggae, punk, ritmi latini ed influenze balcaniche arriva dalla Galizia con gli “Skarallaos”, avviluppando il pubblico in un vortice di musica che nasce dall’esperienza vissuta a contatto con la gente e le culture incontrate per strada. Magie orientali e la concezione della musica come guarigione individuale è alla base degli spettacoli del trio multiculturale di “Light in Babylon”: la cantante dalla voce che ammalia è israeliana di origine iraniana, il suonatore di santur è turco, il chitarrista francese. L’anima del soul e la forza espressiva del bluegrass danno slancio poi alla voce e alle note di “Kindnap Alice”, 6 musicisti inglesi. Invece, la ricerca dei generi musicali più antichi delle isole di Capo Verde con sfumature afro-latine dà vita all’arte musicale oltre confine dei “Guents Dy Rincon”, che portano con sé un’esplosione di musica spirituale e tradizionale dell’arcipelago africano. A tutto rock è la performance di “Itchy Teeth”, band italo-inglese proveniente da Londra, con lo stile dei gruppi rockettari anni ’60. Origini romene ed iraniane per il duo di chitarre “Adrian & Martin Rumba2”, che è facile incontrare nel barrio gotico di Barcellona ad incantare i passanti a suon di rumba spagnola. Da più lontano, ovvero da Sydney in Australia, giunge impetuosa e viscerale la voce di “Alex Hahn & The Blue Riders”. Una firma indimenticabile del panorama jazz, soul, blues e funk. Così come è memorabile l’esibizione del trio “Harp-Agon Z.T” che con arpa, cajon e chitarra compone vecchie melodie ungheresi e del mondo celtico, non rinunciando a toni jazz e contemporanei. Vulcanico è invece lo show della “Neutral Ground Brass Band”, composta da 6 musicisti dalle origini più disparate nello stile delle brass band di New Orleans.

Dalla Mongolia arrivano i “Sedaa” e l’immaginazione corre tra steppe e terre d’Oriente. Strumenti tradizionali come il Dulcimer fanno risuonare vecchie canzoni di antenati nomadi, il canto Hömii (con cui il cantante modula con la voce diversi toni, facendo risaltare le risonanze armoniche) fa da sfondo alle vibrazioni del Morin Khuur. Canti diplofonici, danze Tsam con maschere tradizionali, contorsionismi, note classiche ed etno-jazz guidano gli spettatori nelle radici delle genti mongole con i musicisti, cantanti e ballerini dei “Khukh Mongol”. La storia della Mongolia e le tecniche più antiche per produrre suoni sono parte del repertorio di “Hosoo”, maestro del canto Khoomei, proclamato “Best Mongolian Singer” a Ulan Bator, capitale mongola, che arriva a Ferrara dalle montagne Altai con la band Transmongolia. Fra spiritualità, natura e riti antichi, è facile lasciarsi incantare dal gruppo tutto al femminile di “Hulan”: 8 artiste che si esprimono in canti virtuosistici e tradizionali, su un tappeto sonoro di arpe-cetra, Morin Khuur e yochin (salterio), in un vortice di danze Tsam e contorsionismi.

Per favorire il soggiorno a Ferrara durante l’evento, sono state stipulate convenzioni con le strutture ricettive e sono stati creati pacchetti turistici ad hoc con vantaggi per i visitatori. Per informazioni, si può cliccare sul sito della manifestazione nella sezione “Info Turistiche”.

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