Comacchio. “Una raccolta firme strumentale e basata su presupposti errati”: è questo il secco giudizio del sindaco di Comacchio Marco Fabbri riguardo alla petizione promossa dal Comitato di Piazza del Popolo, che nelle ultime settimane ha raccolto 86 firme per chiedere all’amministrazione di rinunciare a spostare la biblioteca comunale dai locali di Palazzo Bellini. Una richiesta mal posta, secondo Fabbri, che interviene sull’argomento per chiarire quali sono gli attuali progetti della giunta.
“Confrontandomi in queste settimane con numerosi cittadini – afferma Fabbri – mi è stato riferito – prosegue il Sindaco -come tali sottoscrizioni siano state acquisite raccontando di decisioni già assunte dall’amministrazione comunale, che non trovano alcun fondamento in atti formali deliberati dalla stessa. Sembra che qualcuno abbia addirittura sottoscritto la petizione in quanto gli era stato riferito che l’amministrazione avrebbe voluto chiudere la biblioteca comunale, questione del tutto infondata. Non si colgono inoltre le ragioni di una raccolta firme avviata da chi manifesta palesi conflitti di interesse con le opere realizzate negli ultimi 30 anni sul territorio. Un esempio eclatante è la riqualificazione di Viale Carducci al Lido degli Estensi, che ha comportato l’esborso di enormi risorse, derivanti in parte dagli oneri con i quali si consentiva di costruire migliaia di seconde case, sottraendo di fatto la possibilità di uno sviluppo armonico e lungimirante della ricettività e della urbanizzazione, in spregio alle più elementari norme di sviluppo urbano e turistico”.
Nel corso della seduta del consiglio comunale convocata per lunedì 25 agosto il sindaco e il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle annunceranno la proposta di convocare una seduta straordinaria per approfondire questi temi, mentre il Comitato di Piazza del Popolo ha ricevuto la disponibilità di Fabbri per un incontro chiarificatore a fine mese.
“È indispensabile – conclude il sindaco -, non sviare i cittadini dai temi veri che da troppi anni attendono risposte e chiarezza proprio in merito all’apertura del Museo, che passo dopo passo si sta concretizzando. La struttura sarà visitabile per la prima volta il 27 settembre, dopo il crollo di porzione del soffitto avvenuto sotto la direzione lavori dell’architetto Guido Zarattini, e in questa data il museo aprirà in anteprima le porte con una mostra dedicata a Giglio Zarattini, a dieci anni dalla sua scomparsa. Ulteriori strumentalizzazioni non sono accettabili – conclude il Sindaco -, ma chiediamo che tutti i comacchiesi e tutte le forze politiche remino nella stessa direzione per il bene di questa comunità”.